Il sogno americano di Riccardo Roiati, l'ingegnere di Anagni che fabbrica droni negli Stati Uniti

Riccardo Roita, 24 anni, di Anagni
di Paolo Carnevale
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Domenica 8 Gennaio 2023, 22:17

Da studente di belle speranze del Dante Alighieri di Anagni ad ingegnere aerospaziale in Florida, specializzato nella costruzione di droni, aerei radiocomandati che rappresentano il futuro dell'aeronautica, sia in campo militare che commerciale. È la parabola che ha vissuto dal 2014 ad oggi l'anagnino Riccardo Roiati. Figlio di Cinzia Belardi e del dottor Fabio Roiati, Riccardo nel 2014, alla fine del terzo anno di liceo, decide di partire per gli Stati Uniti d'America, per migliorare il proprio inglese, facendo nel contempo una nuova esperienza scolastica.

«Un'intuizione di mio padre - ha detto ieri Riccardo - che allora mi propose questa possibilità».

Di lì il trasferimento in California in una High school, l'equivalente delle nostre scuole superiori. E poi, dopo il conseguimento del diploma, gli studi nell'Università di Santa Barbara City College. «Il conseguimento del diploma in America mi ha consentito di arrivare più facilmente all'iscrizione universitaria. Così, nel 2016, mi sono trasferito al Santa Barbara City College di California dove ho iniziato la mia attività da studente universitario e ho conseguito quella che sarebbe la laurea triennale in ingegneria aerospaziale».

Superato il primo step è arrivato poi il trasferimento nella Florida, più esattamente nella Embry Riddle Aeronautical University. Dove Riccardo, qualche settimana fa, ha ottenuto, dopo il bachelor (l'equivalente della laurea triennale) anche il master in ingegneria aerospaziale. Un risultato che gli ha consentito di iniziare la carriera professionale vera e propria.

«Adesso - racconta Riccardo - dopo il conseguimento della laurea ho la possibilità di ottenere un visto per rimanere a lavorare qui. Ho già cominciato ad avere diverse offerte da parte di aziende che mi hanno consentito di cominciare a mettere in pratica quelle che sono le mie conoscenze».

Riccardo si è specializzato nella realizzazione di droni, collaborando anche con la Federal Aviation Administration.
Gli anni trascorsi in America hanno consentito al giovane Roiati di avere un quadro chiaro delle differenze tra il sistema scolastico italiano e quello statunitense: «In Italia si tende a privilegiare la teoria, mentre in America, soprattutto a livello universitario, si tende a dare molto risalto soprattutto alla pratica». Senza contare la diversità delle strutture: «Negli Stati Uniti ci sono possibilità che, a giudicare da quanto raccontano i miei amici di Tor Vergata ad esempio, in Italia non esistono. E questo è per noi un grande vantaggio. Basti pensare alla possibilità di poter frequentare il campus e vivere la realtà universitaria dall'interno». Insomma, quella statunitense è una scelta che Riccardo, ad anni di distanza, sottoscrive pienamente. «Mio padre è estremamente soddisfatto. Mia madre avverte un po' di nostalgia nei miei confronti, ma si rende conto che questa è una grande opportunità».
 

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