Progetto Iride, il radar che genera immagini in ogni condizione nato tra Cassino e Roccasecca

La MetaSensing porta in produzione la tecnologia innovativa. Adriano Meta: "Utile per le infrastrutture pubbliche e private"

Il gruppo di lavoro della MetaSensing
di Antonio Tortolano
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 08:41

C’è un team di professionisti ingegneri originari di Roccasecca e Cassino dietro lo "StarSar-X", l’innovativo Payload Radar in banda X che consentirà di ottenere immagini ad alta risoluzione per la costellazione italiana Iride.

Sarà uno strumento in grado di generare immagini in ogni condizione di visibilità: pioggia, nebbia, nuvole e ore notturne. Grazie ad un  finanziamento ottenuto dalla Banca Popolare del Cassinate,  l'amministratore di MetaSensing, Adriano Meta,   di Roccasecca, ha potuto implementare e portare a produzione questa tecnologia Radar assolutamente innovativa. «Il nostro Payload StarSAR-X – spiega Meta - interamente progettato e sviluppato da MetaSensing Italia, permetterà il monitoraggio del paesaggio e delle infrastrutture, avrà la capacità di rilevare con precisione i cambiamenti delle caratteristiche del suolo e sarà uno strumento essenziale che le istituzioni pubbliche e private utilizzeranno per valutare le condizioni delle infrastrutture esistenti o per la costruzione di nuove. Sarà utile per individuare irregolarità associate allo sviluppo urbanistico, rilevare il movimento del suolo e dei ghiacciai, prevenire e gestire emergenze climatiche e naturali. Lo stesso potrà contribuire agli obiettivi della Costellazione Iride per la sorveglianza delle coste e delle acque nazionali».

StarSAR-X, risulterà quindi un punto focale del programma Iride, l'innovativa costellazione italiana di satelliti per l'osservazione della Terra che punta a offrire servizi che rispondono alle necessità della pubblica amministrazione e di privati. 

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Il dispositivo nello specifico sarà ospitato sulla piattaforma satellitare fornita da D-Orbit, uno dei maggiori operatori, focalizzato sulla logistica spaziale.

Nato nel dicembre 2021, il progetto è stato affidato all'Esa, con la partecipazione dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) al gruppo di progetto integrato, che ha avuto l'incarico di realizzarlo con servizi operativi nel 2026.

Si è chiusa infatti la prima fase di finanziamento del progetto voluto dal Governo, con 1.070 milioni di euro stanziati nell'ambito del Pnrr. Il prossimo obiettivo è mettere gli oltre 60 satelliti in orbita e renderli operativi entro giugno 2026. «Diamo realtà al progetto Iride - ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso, - un risultato che è il primo dei traguardi stabiliti dal Pnrr»

«E' un programma incredibilmente ambizioso, che solo pochissime nazioni al mondo potevano pensare di sviluppare, perché pochissime sono le nazioni che, come l'Italia, possiedono e garantiscono l'intera filiera per lo spazio, dall'industria dei sensori ai sistemi satellitari ai lanciatori ai servizi di terra. E di queste poche, solo una lo ha fatto: l'Italia», ha detto Guido Levrini, responsabile di Iride per l'Esa.

Antonio Tortolano

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