Iride, le 4 classi che hanno battezzato la nuova costellazione italiana di satelliti: a tu per tu con gli astronauti Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano e Roberto Vittori

Iride, le 4 classi che hanno battezzato la nuova costellazione italiana di satelliti: a tu per tu con gli astronauti Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano e Roberto Vittori
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Mercoledì 1 Giugno 2022, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 15:34

Che orgoglio: in aula si è parlato di spazio, di satelliti, di "costellazioni", di astronauti e alla fine quattro classi, scelte fra oltre 600 scuole, nello spazio ci sono davvero andate perché hanno vinto il concorso per battezzare una nuova rete italiana di satelliti. Iride, ecco il nome. O almeno molto vicino: la II C (secondaria primo grado) dell'Istituto comprensivo "Paolo e Rita Borsellino" di Valenza (Alessandria) (video); II A (primaria) dell'Istituto comprensivo "Militi" di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina); II B dell'Istituto comprensivo di Carpaneto Piacentino (Piacenza) e IIID (secondaria primo grado) dell'Istituto comprensivo "Alessandro Manzoni" di Samarate (Varese) sono state invitate nella sede di Tor Vergata dell'Agenzia spaziale italiana dove hanno potuto parlare con gli astronauti Samantha Cristoforetti (in orbita per la missione Minerva), Luca Parmitano e Roberto Vittori, ovvero la giuria che ha scelto il nome Iride fra quelli inviati, con notevoli motivazioni, dagli studenti. 

Il saluto di Samantha Cristoforetti: «Ragazze e ragazzi continuate ad alimentare la fantasia e l’immaginazione, continuate ad approfondire le vostre competenze anche in ambito scientifico e tecnologico.

Tra voi sicuramente ci sono future e futuri ingegneri, tecniche e tecnici, scienziati e scienziate e magari chissà anche futuri astronauti e future astronaute. Perseguite i vostri sogni con fiducia e determinazione. Con un duro lavoro e un po’ di fortuna anche i sogni più ambiziosi possono realizzarsi. Restate curiosi». 

Paolo Ricci Bitti

 

Il concorso

Sono 1.034 gli studenti che hanno risposto al bando «Spazio alle Idee» e 600 le scuole che hanno proposto il nome della nuova costellazione di Osservazione della Terra che l'Italia si appresta a realizzare. Un pool di studenti ha vinto il premio scegliendo 'Iride' come nome della nuova costellazione. Per l'occasione l' Asi ha organizzato una mattinata interamente dedicata ai ragazzi e ha scelto di 'parafrasare'è una giornata in classe e di parlare ai giovani in maniera diretta e semplice delle attività spaziali, di quello che vola sulle nostre teste, delle missioni e di cosa aspetta ai giovani che vorranno intraprendere la strada delle materie scientifiche e delle attività spaziali.

Sul palco dell'Auditorium Asi 'Luigi Broglio' nella modalità «una giornata in classe» questa volta ad essere interrogati dai ragazzi sono i ministri dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, e dell'Innovazione tecnologica e digitalizzazione, Vittorio Colao, che ha la delega allo Spazio.

Ad aprire la premiazione è stato il presidente dell' Asi, Giorgio Saccoccia, a sua volta chiamato sul palco a raccontare come si diventa presidenti di un ente spaziale come l'Asi.

All'evento di premiazione, con Colao, Bianchi e Saccoccia, hanno partecipato anche il Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell'Esa, e Capo di Esrin, Simonetta Cheli, e, in collegamento, gli astronauti-giudici Roberto Vittori e Luca Parmitano mentre Samantha Cristoforetti ha inviato invia un video messaggio dall'Iss.

La costellazione satellitare Iride - quello che diventerà il più importante programma spaziale satellitare europeo di Osservazione della Terra a bassa quota - sarà realizzata in Italia e completata entro cinque anni con il supporto dell'Esa, l'European Space Agency, e dell'Agenzia Spaziale Italiana grazie alle risorse del Pnrr. Obiettivo della costellazione è supportare anche la Protezione Civile e altre Amministrazioni per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell'aria e le condizioni meteorologiche. Con 'Iride' arriveranno, infine, dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.

Il ministro Colao

Non ha studiato materie Stem, «non ha studiato ingegneria» ma il ministro dell'Innovazione tecnologica e transizione digitale con delega allo Spazio, Vittorio Colao, ha svelato che è sempre stato «attratto dal settore che produceva innovazione» e a raccontarlo è stato lo stesso ministro Colao«Non ho studiato ingegneria, ho fatto il liceo classico, ma mi piaceva sempre la parte business nel settore innovazione che guardava alle cose nuove come internet» ha raccontato ancora Colao che ha spiegato agli studenti delle scuole vincitrici come sarà la costellazione a cui hanno dato il nome. «In tutta la mia vita mi sono sempre occupato di quello che 'si potrà fare' non di quello che c'è già oggi. Qualunque studio vogliate fare, dalla filosofia all'ingegneria, cercate sempre di capire qual'è la cosa innovativa che si può fare: è molto divertente» ha detto Colao rivolgendosi ancora ai ragazzi.

Il ministro Bianchi

Il cielo e la Terra appartengono a tutti e dobbiamo tutelarli e conservarli perché siano al servizio di tutti: ha detto Patrizio Bianchi, ministro dell'Istruzione «Oggi stiamo facendo una cosa incredibile», commenta il Ministro: «oggi guardando in su, verso il cielo, non vediamo solo le stelle - aggiunge - ma anche una cosa che abbiamo realizzato noi tutti insieme».«Io ho il privilegio di essere il Ministro di bambini e ragazzi, quindi potete immaginare la mia felicità», dice Bianchi, rivolgendosi agli studenti della scuola primaria vincitori del concorso che ha visto la partecipazione di 600 scuole. «Godetevi la scuola più che potete, divertitevi», conclude il Ministro, «perché quegli affetti dureranno per tutta la vita».

L'astronauta Vittori

«Uno dei momenti strategici della sua carriera di astronauta è stato «quando ho portato in orbita nel 2011 l'esperimento Ams, un cacciatore di antimateria, di materia oscura» agganciato alla Iss. A raccontarlo è stato Roberto Vittori, astronauta italiano dell'Esa, generale pilota dell'Aeronautica Militare.

Il ritorno dell'uomo sulla Luna potrà aprire un'era del tutto nuova nell'esplorazione spaziale perché, con la costruzione di una base, per la prima volta potranno essere utilizzate le risorse di un luogo diverso dalla Terra: ha aggiunto  Vittori «Continuate sempre a inseguire i vostri sogni e a viaggiare con la fantasia», ha detto AstroSamantha ai ragazzi in un messaggio registrato dalla Stazione Spaziale. «Complimenti ai vincitori per il nome selezionato», ha detto Parmitano anche lui collegato da remoto, «è stato molto interessante per me ed i miei colleghi esaminare le tante proposte arrivate». Guardando alle future missioni sulla Luna, Vittori ha detto: «in realtà, per me parlare di 'ritorno sulla Luna' non è corretto» perchè, ha proseguito, «è vero che ci siamo già stati, ma quello che faremo ora è una cosa completamente nuova. Per la prima volta utilizzeremo risorse in maniera sistematica al di fuori dell'atmosfera terrestre, grazie ad una base stabile che verrà costruita sul nostro satellite»

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