Sopralluogo con i giudici in caserma e a Fonte Cupa, processo Mollicone al rush finale: sentenza a luglio

La caserma di Arce dove sarebbe avvenuto l'omicidio di Serena
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 14 Maggio 2022, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 08:34

In vista della fase finale del processo la corte d'assise potrebbe trasferirsi per un giorno ad Arce, nella caserma dei carabinieri, ma anche a Fonte Cupa. A fare la richiesta sono stati i pubblici ministeri Beatrice Siravo e Maria Carmen Fusco, i quali hanno anche ipotizzato la simulazione del montaggio delle porte, quella originale e quella gemella utilizzata per la simulazione, nell'alloggio a trattativa privata dove, per la procura, sarebbe avvenuto l'omicidio di Serena Mollicone. Possibile sopralluogo, non escluso dal presidente della corte d'assise, il giudice Massimo Capurso, nel luogo del ritrovamento del corpo, in località Fonte Cupa nel comune di Fontana Liri.

Ma c'è anche un altro aspetto e concerne la logistica interna alla caserma per valutare diversi aspetti; in primis la posizione della guardiola del piantone per toccare con mano la visibilità esterna e valutare, così, il percorso che avrebbe attraversato Serena per andare negli alloggi sovrastanti l'area militare.

Ma anche la disposizione interna degli alloggi per la ricognizione dei luoghi rispetto al capo d'imputazione. Un'attività che dovrebbe arrivare prima della conclusione del dibattimento per avere il quadro completo. Ma, come noto, c'è stata anche una decisa accelerazione sul fronte delle udienze.


Il presidente della corte d'assise Massimo Capurso ha stilato un fitto calendario di udienze per arrivare alla sentenza. La prossima è prevista mercoledì 18, poi venerdì 20, 23 e 26 maggio. Ci sarà una settimana di pausa e lunedì 6 giugno si inizia la discussione. Altre udienze il 10, 15, 17, 20, 22 e 29 giugno. La sentenza è prevista per la prima decade di luglio. Dunque per mercoledì prossimo la difesa Mottola, rappresentata dagli avvocati Francesco Germani, Enrico Meta, Piergiorgio Di Giuseppe e Mauro Marsella ha citato i primi otto testimoni, si andrà avanti per un paio di udienze e poi sarà la volta delle difese del carabiniere Suprano e dell'ex luogotenente Quatrale.
 

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