Frosinone, pressing sulla Asl:
«Il Dea non può essere ignorato»

Frosinone, pressing sulla Asl: «Il Dea non può essere ignorato»
di DENISE COMPAGNONE
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Domenica 2 Novembre 2014, 05:46 - Ultimo aggiornamento: 20:29
Dea di II livello per l'ospedale di Frosinone, punto e basta. Il Coordinamento provinciale per la sanità e il Partito Socialista Italiano ieri sono tornati a ribadire la necessità di inserire nell'Atto aziendale in via di compilazione (e da inviare alla Regione Lazio entro il 15 novembre) la previsione e la realizzazione, nell’ospedale del capoluogo, del Dea di II livello (struttura che implica grosse specializzazioni come la la neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, terapia intensiva neonatale, unità grandi ustioni e spinali).

Una qualifica importante, che consentirebbe un vero salto di qualità per lo Spaziani, promessa per anni dalla politica, ma per ora non prevista del documento stilato dalla Asl sulle linee guida regionali che programma l'offerta dei servizi socio-sanitari sul territorio da qui al 2016. Al momento, a pagina 59 del piano strategico 2014-2016, quello presentato dalla manager Asl Isabella Mastrobuono ai sindaci qualche giorno fa, c'è scritto soltanto che: «Si creeranno le condizioni per l'eventuale richiesta di un Dea di II livello a Frosinone».

Per Frosinone si potrà parlare di Dea di II livello solo dal 2016 in poi. Le associazioni e il Psi però non ci stanno. E l'hanno formalizzato nell'incontro di venerdì nella sede della Federazione provinciale socialista. Ne hanno sottolineato l'importanza e per questo hanno annunciato la realizzazione di «iniziative convergenti a livello comunale, provinciale e regionale al fine di realizzare il massimo di unità d'azione fra tutti i sindaci e le varie istituzioni della provincia». Il primo appuntamento, in tal senso, è per domani alle 16.30 a Palazzo Gramsci con un'iniziativa organizzata proprio dal Coordinamento. Infine un appunto al neo presidente della Provincia Antonio Pompeo. «Le delegazioni - hanno scritto in un comunicato - hanno dovuto constatare amaramente l'assenza di interesse per la sanità nelle linee programmatiche illustrate dal Presidente della Provincia nella seduta di insediamento del Consiglio».

Intanto si registra una dura presa di posizione dell'ANAAO. E alle dure parole riportate nella bozza del piano strategico della Asl sull'alto grado di “conflittualità” all'interno dell'Azienda Sanitaria, il sindacato dei medici replica con fermezza riportando fatti storici e, pertanto, oggettivi.

E' lo stesso segretario, Tommaso Trementozzi, a ribattere alle pesanti affermazioni della Direzione Asl quando, nella bozza di piano, «scrive affermazioni insostenibili o quantomeno forvianti».

Quindi Trementozzi precisa: «Mi riferisco in particolare al contenuto del paragrafo in cui è riportato quanto segue : “Nell'Azienda è presente un alto livello di disagio lavorativo con rischi di conflittualità patologica il che comporta la scarsa condivisione degli obiettivi, fenomeni di competitività egoistica , ambiguità delle relazioni interpersonali; ciò puo spiegare in parte l'elevata quota del contenzioso sussistente tra Azienda e dipendenti “. Ebbene - osserva il dottor Trementozzi – a onor del vero la stragrande maggioranza del contenzioso di questa Azienda è da ricondurre alla mancata applicazione, negli anni, di norme del contratto nazionale, ed alla mancata chiusura della contrattazione decentrata».