Tornano a casa e si ritrovano a tu per tu con i ladri, notte da incubo per famiglia di commercianti ad Arnara. Il fatto è avvenuto l’altra sera quando due anziani coniugi, che abitano insieme al figlio e alla nuora in una villetta a due piani situata in una zona di campagna, si erano recati a casa di una parente per aiutarla a sistemare salcicce e prosciutti del maiale che avevano acquistato. Ad un certo punto però lo smartphone di uno dei proprietari, collegato con le telecamere di sorveglianza, ha iniziato a suonare facendo scattare l’allarme. Tutti è quattro si sono rimessi di corsa in auto temendo che fosse capitato qualcosa.
LA COLLUTTAZIONE
Quando sono arrivati a casa hanno notato subito che qualcuno , scardinando la porta d’accesso , aveva fatto irruzione all’interno. Una volta entrati si sono ritrovati faccia a faccia con i malviventi che nel frattempo avevano già messo a soqquadro anche il piano superiore alla ricerca di soldi e gioielli. Erano almeno tre. Ma i ladri, senza scomporsi, hanno detto ai proprietari: «E voi che ci fate qui? ». Ma passato il primo momento di stupore, i malviventi si sono avventati contro di loro colpendoli con calci e pugni. Da qui è nata una colluttazione. Ad avere la peggio l’anziano di 60 anni che è stato colpito alla testa con un piede di porco. Dopo l’aggressione i banditi, ch e sono riusciti ad arraffare alcuni preziosi ed una discreta somma di denaro, sono scappati a bordo di una Bmw di colore nero che per non dare nell’occhio avevano parcheggiato poco distante la villetta.
LE INDAGINI
Il proprietario ha riportato una ferita al capo che ha richiesto cinque punti di sutura. Gli altri familiari fortunatamente se la sono cavata con alcune ecchimosi. Sul posto, allertati dai malcapitati, i carabinieri della stazione di Ceccano. È stato repertato un indizio che potrebbe essere utile a risalire all’identità di almeno uno dei malviventi. Si tratta di una mascherina che con tutta probabilità uno dei banditi deve aver perso nella fuga.
Adesso si spera, attraverso opportune analisi, di poter estrapolare il Dna di chi la indossava. I derubati che si sono rivolti all’avvocato Claudia Mancini. I ladri avrebbero tradito un accento del posto, sarebbero ciociari. Un elemento che fa sospettare che i malviventi conoscessero la famiglia e tenessero d’occhio gli spostamenti. Nell’identikit che hanno reso ai carabinieri avrebbero parlato di tre persone molto magre ed anche basse di statura, ma dotate di una forza incredibile.
«Purtroppo – ha dichiarato l’avvocato Mancini- non è la prima volta che la villetta dei miei clienti viene presa di mira dai ladri. Già qualche anno avevano subito un furto. Il loro auspicio, dopo quello che è accaduto è che vengano potenziati in quella zona periferica di Arnara i servizi di controllo da parte delle forze dell’ordine».
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