Nocione, a Cassino si guarda alla bonifica: i rifiuti in un’area di 8.000 metri

Nocione, a Cassino si guarda alla bonifica: i rifiuti in un’area di 8.000 metri
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Mercoledì 11 Agosto 2021, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 23:30

Entro un anno l’area inquinata di Nocione, a Cassino, potrebbe essere bonificata con l’asportazione di tutti i rifiuti sotterrati. E’ quanto ipotizzato ieri nel vertice a distanza, online, tra il Comune di Cassino e i responsabili del Dipartimento bonifiche della Regione Lazio.

I risultati della prima fase di indagini geoelettriche eseguite nei mesi scorsi sono stati giudicati utili per proseguire nelle ulteriori indagini, quelle della seconda fase. La prima fase di indagine ha permesso di definire l'area, i volumi e la profondità del materiale interrato. La profondità media del terreno interessato dalla presenza dei rifiuti è pari a circa 4,3 metri (ma si arriva anche a 7 metri), mentre l’estensione dell'area interessata dai rifiuti è pari a circa 7900 mq. il volume di terreno con la presenza di rifiuti è di circa 34000 mc. Ora il comune dovrà inviare alla regione il progetto della seconda fase e appena approvato, entro settembre, inizieranno i lavori di carotaggio per portare all’esterno campioni di acqua e di terreno per valutarne il livello di inquinamento. Sondaggi che si estenderanno di altri 300 metri.

Sempre entro settembre il comune dovrà inviare alla Regione il quadro economico con la stima della somma necessaria per scavare e trasportare la montagna di rifiuti interrati verso discariche autorizzate. Il terreno dovrà poi essere riempito e bonificato. Secondo le verifiche geognostiche i rifiuti sarebbero al 99 per cento di tipo solidi urbani e il minimo restante di carattere sanitario. Prima del trasporto la classificazione andrà fatto sul terreno tra rifiuti non pericolosi e pericolosi.

Per adesso si sta lavorando con un finanziamento regionale di 214 mila euro ma per l’ultima fase, quella più costosa, sarà il ministero dell’Interno ad erogare i fondi. In base ai primi rilievi si tratterebbero di rifiuti compatibili per il trasporto in un altro sito autorizzato.

Ottimista il consigliere comunale delegato all’Ambiente Riccardo Consales: ”Siamo sulla buona strada dopo queste prime analisi e dopo il parere positivo della regione che sta seguendo i nostri progetti. Siamo in contatto continuo con i tecnici della Pisana per avere consigli e pareri sull’andamento dei lavori che stiamo portando avanti. Se entro la fine dell’anno saranno terminate queste fasi progettuali sicuramente per il 2022 riusciremo a mettere la parola fine su questa situazione che va avanti da oltre 30 anni.”

Nel frattempo il Comune di Cassino sta lavorando anche alla definizione degli altri due siti da bonificare, quello di via Panaccione nella zona di S.Angelo in Theodice e quello dell’ex Marini nei pressi del casello autostradale. Per il primo c’è un finanziamento di 900 mila euro del ministero dell’Interno per indagini geolettriche per misurare l’eventuale livello di inquinamento. Più complessa la situazione per la bonifica dell’area dell’ex Marini che si trova su un terreno privato. Qui sono ammassati rifiuti misti, detriti, pneumatici, batterie per auto ed altro. I tecnici dovranno elaborare un progetto ed inviarlo alla Regione per il finanziamento.

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