Il Frosinone stecca il primo esame salvezza, ko con il Sassuolo: 1-0. Ora la classifica fa paura

Il Frosinone stecca il primo esame salvezza, ko con il Sassuolo: 1-0. Ora la classifica fa paura
di Stefano De Angelis
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Sabato 9 Marzo 2024, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 19:02

Le lacrime di disperazione di Kaio Jorge, il volto cupo di mister DiFra. Peggio di così non poteva finire per il Frosinone, che stecca il primo esame salvezza e inizia a vedere più da vicino gli spettri della zona rossa.

La sfida esterna con il Sassuolo lascia l'ennesimo carico di amarezza in casa giallazzurra. Questa volta non ci si può appigliare nemmeno al mancato cinismo degli attaccanti, dal momento che nell'arco dei novanta minuti i canarini non collezionano grandi occasioni da rete. Soltanto due, quelle su azione, annotate sul taccuino, entrambe capitate sui piedi di Ghedjemis: la prima dopo pochi minuti, con il diagonale che si spegne sul fondo; la seconda al 34', con il portiere degli emiliani che devia il tiro velenoso del giocatore francese.

La più ghiotta delle opportunità, però, quella che avrebbe potuto regalare un pari prezioso nel finale, la fallisce l'attaccante brasiliano su calcio di rigore, concesso all'88' per una spinta di capitan Ferrari sul neo entrato Cuni: Kaio Jorge dal dischetto non è glaciale e manda la sfera a fil di palo.

Finisce così con il successo di misura dei neroverdi (1-0), suggellato da un tiro a incrociare di Thorstvedt al 58', che i leoni cociari non rimontano.

Troppo poco quanto fatto dal Frosinone in una delle gare crocevia della stagione. Eppure, la posta in palio era altissima. Squadra non brillante, a tratti lenta e macchinosa, incapace di esprimere le recenti buone prestazioni che per episodi, sfortuna e penuria di concretezza in avanti si sono, purtroppo, rivelate avare sul piano del risultati. Al Mapei Stadium va in scena una gara in cui, entrambe le squadre, badano di più a non subire, rinunciando a costruire e snaturando la propria identità di gioco. L'involuzione, però, si avverte maggiormente sulla sponda canarina. Troppa la paura di perdere. Della voglia di provare a osare e sorprendere nemmeno l'ombra. Un primo tempo scialbo e con ritmi blandi che si chiude sullo 0-0. Nella ripresa il leitmotiv cambia dal vantaggio dei neroverdi, che capitalizzano l'unica chance e riassaporano il successo dopo otto turni. Gli uomini di DiFra reagiscono, vanno all'assalto, ma senza creare vere opportunità. Il rigore fallito nel finale dal brasiliano fa calare il buio pesto.

I giallazzurri incassano così la quinta sconfitta nelle ultime sei gare e indietreggiano pericolosamente al quartultimo posto, fermi a quota 24, superati dal Cagliari, che compie l'operazione sorpasso. I sardi, infatti, battendo la Salernitana (4-2) si rialzano e salgono a 26 punti, fuori dalle sabbie mobili. Ma domani la classifica potrebbe essere ancora più grigia: in caso di successo del Verona a Lecce, il Frosinone scivolerebbe ancora fino a occupare una delle tre caselle che alla fine del torneo non lasciano prove d'appello. Serve una scossa, la ricetta migliore è tornare a vincere.

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