Provinciali Frosinone, l'equilibrio tra i poli rafforza Di Stefano. Esultano Pd e FdI, Vacana l'uomo in più dei dem

De Angelis (Pd): "Solide basi per un nuovo campo largo". Ruspandini (FdI): "In aula ridotto gap con il centrosinistra"

Provinciali Frosinone, l'equilibrio tra i poli rafforza Di Stefano. Esultano Pd e FdI, Vacana l'uomo in più dei dem
di Stefano De Angelis
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Domenica 24 Dicembre 2023, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 07:16

 

Il centrodestra supera il 50%, ma non spicca il volo. Il centrosinistra trainato dal Pd, che si conferma primo partito, dimostra di essere vivo. Nel mezzo l'impresa del civico Luigi Vacana: centra la quarta elezione con "Provincia in Comune", che sfiora la metà dei voti di lista ottenuti singolarmente da FdI, Lega e FI. Il consigliere di Gallinaro sarà l'uomo in più dei dem per bilanciare il rapporto numerico in aula che è in perfetto equilibrio: sei seggi per ciascuna coalizione. Ne consegue che a determinare la maggioranza, con il settimo voto, sarà il presidente Luca Di Stefano (civico), uscito rafforzato dalla contesa elettorale. Ora si apre la partita della vicepresidenza (in pole Mosticone del Pd e Cardinali di FdI, anche se potrebbe spuntarla Quadrini di FI) e delle deleghe. Saranno assegnate senza fretta, passerà almeno un mese se non di più. «C'è tempo per valutare il tutto» ha spiegato Di Stefano.

Questo lo scenario sentenziato dallo scrutinio per il rinnovo dell'assise provinciale, formata da 12 consiglieri.

Alle urne, con il sistema dell'indice di ponderazione, sabato sono andati 1.033 amministratori comunali su 1.148. Hanno disertato la chiamata in 115, non pochi considerata la valenza politica della tornata, con i partiti che hanno fatto scattare una sorta di adunata per misurare il proprio peso. La proclamazione è avvenuta alle 2 di notte, non prima di qualche polemica. FI, infatti, dopo aver visto sfumare il secondo scranno, ha rivendicato l'attribuzione di una scheda: a detta degli azzurri, avrebbe spalancato le porte del Consiglio a Maurizio Scaccia (Frosinone). 

I PARTITI

Chi trionfa è il Pd. La strategia del blocco unico con Azione, Italia Viva, Demos e Possibile dettata dal leader Francesco De Angelis ha portato in dote cinque seggi, uno in più di due anni fa. Ma gli eletti sono tutti dem. Si tratta dei riconfermati Alessandro Mosticone (Sora), Enrico Pittiglio (sindaco di San Donato), Gaetano Ranaldi (Cassino) e Antonella Di Pucchio (Isola del Liri, unica donna in aula) e di Luigi Vittori (Ferentino). Amarezza per Azione-Iv: dopo aver contribuito a innalzare il quorum dei progressisti, non sono riusciti a staccare il pass per Adamo Pantano, sindaco di Posta Fibreno.

«Una grandissima vittoria con oltre il 35% dei consensi - ha spiegato De Angelis -. Abbiamo gettato solide basi per la costruzione del nuovo campo largo del centrosinistra, che può contrastare il centrodestra su questo territorio». «Da Frosinone arriva un segnale al governo regionale e a quello nazionale» ha aggiunto la consigliera della Pisana, Sara Battisti. «Siamo molto soddisfatti per lo straordinario risultato ottenuto dalla nostra lista - ha affermato il segretario provinciale dei dem, Luca Fantini -. "La Provincia dei cittadini" è stata la prima, pensata e costruita per unire partiti e movimenti civici del centrosinistra. L’elezione di cinque consiglieri dimostra la bontà politica di questo progetto, con il Pd perno della coalizione».

Un passo in avanti lo ha compiuto anche Fratelli d'Italia: passa da due a tre consiglieri portando a piazza Gramsci Roberto Caligiore (sindaco di Ceccano), Andrea Velardo (vicesindaco di Castrocielo) e l'uscente Alessandro Cardinali (Anagni). FdI si è piazzata sul secondo gradino con il 24,13% dei voti ponderati. «Ci confermiamo primo partito del centrodestra e abbiamo annullato il gap con il centrosinistra. Un ottimo risultato» ha commentato il deputato Massimo Ruspandini.

La Lega, orfana di Quadrini rientrato in Forza Italia, non è riuscita a conservare i tre banchi del 2021: sono scesi a due e saranno occupati da Andrea Amata (Vicalvi), rieletto su spinta del deputato Ottaviani, e da Luca Zaccari (Ferentino), sostenuto dall'assessore regionale Cacciarelli. Il Carroccio ha collezionato il 19,04%. «I risultati costituiscono la dimostrazione dell'ottimo lavoro che gli amministratori di centrodestra e della Lega stanno svolgendo sul territorio, in perfetta sintonia e collaborazione reciproca con il governo regionale e nazionale, riuscendo a ottenere il 57,3% grazie al sostegno di ben 621 amministratori locali» ha dichiarato Ciacciarelli.

Tra i vincitori c'è Gianluca Quadrini, eletto per la quinta volta di fila, che ha sfoderato un'altra prova di forza: con FI è stato, come nel 2019, il più votato. Ha sbancato con quasi 9.000 voti ponderati, migliorando addirittura la performance personale di quattro anni fa. Il 14,4% del partito, però, non è bastato per un secondo seggio. «Un grazie a chi ha creduto e continua a credere nel mio lavoro, nella mia vicinanza e nelle mie battaglie per il territorio - ha spiegato Quadrini -. Vedere che tanti colleghi amministratori comunali hanno deciso di confermarmi la loro fiducia per me è davvero una grande emozione. Continuerò a lavorare responsabilmente e operativamente per il bene del  territorio».

Completa il quadro la compagine di Vacana con il 7,53%. Tra gli uscenti in due hanno mancato il bis: Giuseppe Alessandro Pizzuti (Lega) e Rossana Carnevale (FI). Quattro i volti nuovi dell'assemblea: Caligiore, Velardo, Vittori e Zaccari, anche se per quest'ultimo è un ritorno.

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