Università di Cassino, nuovi corsi e investimenti per la sede del capoluogo

Università di Cassino, nuovi corsi e investimenti per la sede del capoluogo
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 25 Novembre 2023, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 09:48

 

Emozione e singergia. Sono state le parole più pronunciate durante l'evento "Vent'anni in alto" che ha celebrato il ventennale del polo didattico di Frosinone dell'università di Cassino e del Lazio meridionale. Una mattinata intensa, condita dai ricordi di chi ha aperto la sede, dalle immagini dell'ex tribunale cadente, dai dati sui corsi e le percentuali di chi trova lavoro, dalle prospettive che Unicas ha per Frosinone e dalla collaborazione sempre più stretta con Comune, Unindustria, Its Meccatronico e realtà imprenditoriali del territorio.

GLI INTERVENTI

«L'università - ha detto Marco Dell'Isola, rettore di Unicas - non è solo didattica e ricerca ma deve essere capace di rispondere alle esigenze del territorio nel quale si trova. Questa sede è un esempio concreto, così come i corsi che abbiamo aperto e la collaborazione con il Comune, gli industriali, le altre realtà educative. Mi piace sottolineare che la nostra esperienza con il Meccatronico è un modello a livello nazionale». La sinergia, appunto, quella citata dal professore ma anche dal sindaco, Riccardo Mastrangeli: «Venti anni sono un traguardo ma per noi anche un punto di partenza, con il rettore c'è un rapporto anche personale ma le nostre istituzioni si parlano e non da oggi. La mia amministrazione - ha aggiunto - punta all'eccellenza e ce l'abbiamo in casa, per questo abbiamo messo in campo una serie di idee che non anticipiamo». In realtà l'università sarà coinvolta in uno studio a tutto tondo sul capoluogo e le sue prospettive, ma i dettagli devono ancora essere definiti. «Dobbiamo voler bene a questo territorio - ha detto Miriam Diurni, presidente di Unindustria Frosinone - si deve fare in modo di trattenere le nuove generazioni e per farlo servono politiche giovanili impensabili senza università».

GLI INVESTIMENTI

È stata poi la volta della retrospettiva sui corsi erogati, di una carrellata su quelli di nuova attivazione, del Meccatronico che condivide gli spazi ma anche alcune docenze con l'università.
L'emozione, dicevamo, quella dei professori Marco Greco, presidente del corso in ingegneria gestionale, e Michele Grimaldi, delegato del rettore al bilancio. Il primo ha sottolineato anzitutto il grado di soddisfazione degli studenti (100%) ma poi citando la fondazione Almalaurea il fatto che «il 94,1% dei nostri laureati trova lavoro entro il primo anno, il 100% entro tre, solo quattro università in Italia hanno questi risultati e insieme a noi ci sono Genova, Udine e quella del Salento». Piccolo è bello, insomma, e anche funzionale. Greco, invece, ha illustrato gli investimenti, dal rifacimento della facciata alle nuove aule, da un atrio più accogliente all'idea di sfruttare uno spazio esterno oggi abbandonato. Dalla collaborazione con il Meccatronico si avrà la ristrutturazione del secondo piano, mentre al meno due sorgerà «un laboratorio 4.0 che servirà alle aziende e all'università, con un investimento di 2 milioni di euro» - ha detto Marco Micheli, direttore dell'Its. La Banca popolare del cassinate, invece, investe ogni anno 10 milioni di euro per il progetto «prima idea» destinato alle idee degli studenti e per Frosinone intende «realizzare come a Cassino l'housing studentesco» - ha detto il vice direttore Walter Pittiglio.

LE NECESSITÀ

L'università rientra anche nell'idea di "Frosinone alta" che anche attraverso gli studenti e le iniziative loro dedicate cerca di decollare, come ha ricordato l'assessore Rossella Testa. Poco prima Michele Grimaldi, sottolineando il fatto che solo il 26% di studenti è di Frosinone aveva lanciato un «grido di dolore» legato ai trasporti. Nel dibattito con i rappresentanti di Abb, Bpc, Patheon, Skf e Prima components Italia, emersi i buoni rapporti e la preparazione delle tesi nelle aziende con conseguenti assunzioni, si è parlato anche di cosa manca: mobilità, tempi da accelerare su vicende burocratiche, risolvere una volta per tutte la vicenda del Sin Valle del Sacco. L'auspicio è che non si debbano aspettare i prossimi 20 anni di Unicas nel capoluogo.

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