Hanno collezionato centinaia di migliaia di chilometri, accompagnando operai, tecnici e dirigenti in ogni angolo della Ciociaria. Già da qualche tempo, dopo vent’anni di onorata carriera, sono state pensionate per essere tutte rimpiazzate. E ora, con una determina dirigenziale del 2 febbraio, sono state definitivamente dismesse e cancellate dall’inventario dei beni mobili.
Si tratta delle 34 auto che erano in dotazione all’amministrazione provinciale di Frosinone, alcune dalla fine degli anni Novanta e altre dai primi del Duemila. Erano diventate troppo vecchie, obsolete, ritenute non più utilizzabili per le varie necessità di spostamento. Erano diciassette Fiat Punto e altrettante Fiat Panda, di cui nove del modello Van, con alimentazione a benzina o diesel. Compaiono tutte nell’elenco di quelle rottamate nel 2021 dall’ente di piazza Gramsci: in totale, però, sono state 36 quelle avviate alla demolizione.
A spegnere il motore per sempre, infatti, a seguito della seconda autorizzazione della Regione, sono state anche un’altra Punto e, soprattutto, la vettura di rappresentanza del presidente o di un suo delegato, ossia la storica Lancia Thesis.
LOTTA ALLO SMOG
Quella della Provincia sul fronte della mobilità è stata una svolta “green” in nome del rispetto e della tutela dell’ambente. Un passo in avanti in un territorio, come quello di Frosinone, alle prese da anni con l’emergenza smog. Per questo il rinnovo del parco auto è stato dettato dalla volontà di fornire un contributo all’azione di risanamento della qualità dell’aria. Ed ecco che al posto delle 34 macchine ormai datate e superate, non solo per tipologia di concezione, sono stati acquistati altrettanti modelli di ultima generazione, tutti ibridi: sono 25 Lancia Ypsilon e nove Panda Van, queste ultime con griglia divisoria all’interno per essere più funzionali alle attività di servizio.
I nuovi mezzi operativi, infatti, sono stati assegnati e già consegnati all’ufficio tecnico e al settore viabilità dell’ente per i vari interventi o sopralluoghi da effettuare. Ma non è tutto perché la Provincia ha iniziato a scommettere anche sui motori totalmente “verdi”, cioè che non utilizzano carburanti. Nella flotta dei veicoli, infatti, è entrata anche una smart elettrica: sarà utilizzata soprattutto per spostamenti brevi, in particolare nel territorio del capoluogo. L’operazione complessiva di ammodernamento è stata possibile grazie a un finanziamento regionale di circa 500mila euro.
«Le vecchie auto - ha spiegato Ferdinando Riccardi, dirigente provinciale del settore patrimonio, sviluppo e mobilità - non solo non erano più adeguate alle esigenze dell’ente, ma, a causa dell’usura del tempo, necessitavano di una pressoché costante manutenzione che si traduceva anche in una spesa per l’ente. E poi c’era l’aspetto primario legato all’inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni. Ora, dunque, oltre al risparmio, possiamo anche contare su vetture moderne, ecologiche, a basso impatto ambientale»