Il tifoso ospite della rubrica settimanale è stato Manuel Bianchi: «Il Frosinone rimarrà in Serie A»

La squadra più forte?: "Numeri alla mano quello di quest'anno"

Il tifoso ospite della rubrica settimanale è stato Manuel Bianchi: «Il Frosinone rimarrà in Serie A»
di Emiliano Papillo
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Mercoledì 29 Novembre 2023, 10:23

Il tifoso ospite della rubrica settimanale è stato Manuel Bianchi, 46 anni, di Ferentino.
Da quanto tempo segue il Frosinone?
«Praticamente da bambino. Avendo giocato a calcio, come tutti i bambini sognavo la maglia giallazzurra e il Frosinone, squadra più importante della provincia vista come modello. La passione vera però mi è venuta poco più di vent'anni fa grazie ad alcuni amici frequentatori assidui dello stadio e della curva nord».
Come le sembra la squadra di questa stagione?
«Veramente ottima, giovani molto bravi, di prospettiva, che possono avere un futuro importante».
Cosa le piace di più di questo Frosinone?
«Sicuramente il modo di giocare e l'amalgama che si è creato in poco tempo grazie all'ottimo lavoro del mister Eusebio Di Francesco. Poi l'amore dei tifosi, soprattutto in casa è l'arma in più».
Cosa manca secondo lei?
«Per essere ancora più competitivi a mio parere servirebbe maggiore esperienza e qualità in difesa, soprattutto al centro, ma confido nella competenza dello staff tecnico e della società che saprà come muoversi».
Il Frosinone che ricorda con maggiore affetto?
«Ce ne sono tantissime di squadre che ricordo con affetto, ma se proprio debbo scegliere direi quella dello scorso anno. Mister Fabio Grosso è un mio amico personale, quello che ha fatto la squadra lo scorso anno resterà negli annali e nella mente di tutti i tifosi».
Il Frosinone più forte?
«Numeri alla mano quello di quest'anno».
L'idolo canarino del passato?
«Qui non ho dubbi: Jymmi Fialdini, un centrocampista che a me faceva impazzire, genio e sregolatezza. Ha militato nel Frosinone dal 2005 al 2008 giocando se non sbaglio circa 70 partite. Pochi gol, ma una tecnica, una visione di gioco ed un attaccamento alla maglia che a mio parere ha avuto pochi eguali».
L'idolo del presente?
«Oggi il mio idolo è Arijon Ibrahimovic, un attaccante dalla tecnica sopraffina. Non ha ancora 18 anni, ma a mio parere è fortissimo, il suo modo di stare in campo mi piace tantissimo»
La partita che ricorda di più?
«Frosinone-Crotone 3-1 del 2015, la prima volta che andammo in Serie A. Non si può dimenticare».
 

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