Gemelline nascono in strada in Burundi, salvate grazie all'ospedale donato dai cittadini di Sora

La struttura è stata realizzata a Rongero, in Burundi, offre assistenza ma svolge anche attività di educazione sanitaria

Gemelline nascono in strada in Burundi, salvate grazie all'ospedale donato dai cittadini di Sora
di Roberta Pugliesi
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Sabato 1 Luglio 2023, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 10:20

Due meravigliose gemelline sono nate su una strada sterrata coperta dal fango, in Burundi: il miracolo della vita va oltre ogni ostacolo e confine. Arriva direttamente da Rongero - attraverso un post del medico Augusto Vinciguerra la notizia - diffusa dalla responsabile sanitaria, suor Honorata Nduwimana - di una straordinaria “cicogna”: «Queste gemelle sono nate sulla strada arrivate da noi piene di polvere in fango. Con un freddo mattutino pensate ad un neonato in questa situazione. La loro mamma è una ragazza madre. Erano anche premature. Le abbiamo accolte con premura, lavate bene e vestite bene con quei vestitini. Grazie tanto a voi nostri benefatori. Poi le abbiamo portate all'ospedale». Ospedale realizzato grazie alla generosità dei cittadini di Sora. Questo è il breve racconto di chi ogni giorno da anni è impegnato in prima linea in zone difficili con amore, passione e tanto sacrificio, una missione che diventa meno faticosa se c’è chi tende la mano e fa la sua parte. «Ecco tutto quello che si riesce a fare con i vostri contributi. Pochi spiccioli, grandi risultati», commenta il dottor Vinciguerra da tempo impegnato anche lui nelle missioni in Africa. C’è tanto cuore sorano in Burundi, grazie alle donazioni di persone dall’animo nobile, persone che oggi si sentono un po’ zii e zie adottive di queste due meravigliose creature venute al mondo.

Il progetto umanitario è partito oltre dieci anni fa proprio con lo scopo di riuscire ad attivare l’ospedale di Rongero, nel sud del Burundi. Molteplici sono stati i risultati che in questi anni, tramite varie iniziative, sono stati raggiunti a partire dal gemellagio tra le due diocesi, l’adozione dei seminaristi della diocesi di Rutana, la costruzione dell’ospedale, la costruzione di nuove chiese e la consegna di container con all’interno materiale di prima necessità e non. Il gruppo dei sanitari è consolidato anche grazie all’aiuto di Ong e di associazioni come Amici degli scout, l’associazione dei dipendenti ospedalieri e Slow food. Tra gli scopi principali anche la formazione e l’educazione sanitaria del personale locale, il supporto alla prevenzione e cura della malaria purtroppo ancora tra le principali cause di morte per queste popolazioni attraverso donazioni gratuite delle zanzariere medicalizzate alle donne in gravidanza che arrivano in ospedale per partorire.
Roberta Pugliesi

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