Frosinone, quelli che lo struscio in Provincia: la reunion quarant'anni dopo

Il gruppo nato sui social si è ritrovato sui marciapiedi di viale Marconi

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Mercoledì 20 Settembre 2023, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 06:58

Ritrovarsi in "Provincia" dopo quarant'anni, rimettendo indietro le lancette del tempo a quell'età in cui tutto sembrava più leggero. A Frosinone è stato un po' come la serie tv "I ragazzi del muretto" solo che al suo posto c'era la lunga ringhiera di viale Marconi, una terrazza che in alcune occasioni diventava un palco per spettatori.

Ed eccoli che alla spicciolata arrivano all'appuntamento gli ex ragazzi della Provincia. Basta guardarsi che tornano in mente tanti episodi, aneddoti e avventure. Gli abbracci sono rimasti gli stessi, oggi hanno un significato diverso ma non meno profondo.
«Il gruppo Noi della Provincia è nato da un desiderio spiega Gianni Minotti uno dei promotori di questa iniziativa amarcord ci trovavamo proprio qui, davanti alla chiesa di Sant'Antonio, quando sono stato spronato da alcune amiche a ricreare quell'atmosfera. Così è stata aperta una pagina Facebook che ha registrato subito tantissimi seguaci ovvero follower, siamo arrivati a oltre mille. La pagina social è stata utile perché abbiamo raggiunto tutte quelle persone che si erano trasferite». Come Stefano, ad esempio, che ha percorso oltre seicento chilometri dalla Liguria pur di non mancare all'appuntamento del 9 settembre. Dove? In Provincia ovviamente. E così altri amici che da Frosinone si sono trasferiti per ragioni di lavoro o famiglia in altre città. «Guardando gli iscritti al gruppo ci siamo resi conto delle provenienze: chi veniva da Milano, Firenze, Genova o dal Sud. Tutti amici di Frosinone che intorno agli anni 80 hanno trovato altre destinazioni».

LO STRUSCIO

«Eravamo centinaia in Provincia racconta con nostalgia Gianni lo "struscio" cominciava nel pomeriggio. Si parlava molto, si scherzava, si giocava. Poi verso le 8 molti tornavano a casa per cena. E poi eravamo divisi in gruppi, un po' a rappresentare la società. Ad esempio, sul lato del bar Natale c'erano figli dei benestanti, come gli avvocati o i dottori. Invece più giù c'erano quelli un po' più semplici, con la birretta in mano. Era un discorrere piacevole, lento e senza attriti».
«Da questa balconata si assisteva a partite di pallacanestro e di calcetto» aggiunge Paolo indicandoci il posto dove soleva sedersi e chiacchierare con gli amici. «Si giocava nel piazzale sotto la chiesa, allora la recinzione non c'era».

Si cominciava a frequentare la Provincia agli esordi dell'adolescenza, anche a 12 anni. Prima si raggiungeva a piedi, poi si prendeva il motorino, la Vespa, la moto. E talvolta all'insaputa dei genitori.
«Avevo sedici anni, ho praticamente vissuto in Provincia. Qui mi sono fidanzata e quasi sposata» racconta Sonia. Quel passeggio è stato anche foriero di grandi amori, ancora solidi proprio come quello tra Gianni e Alessandra che con emozione ripercorre il loro primo incontro. «Stava organizzando una festa e mi ha chiesto: tu con chi vai? Sono salita in macchina con lui e da quella sera non ci siamo più separati. Sono passati 35 anni».
E ancora abbracci, strette di mano, incontri divertiti e divertenti per questo revival di ragazzi cresciuti e abituati a dialogare, a sfogarsi, a confrontarsi senza la mediazione del telefonino.
«All'epoca non c'erano ne lo smartphone ne whatsapp. Si sapeva che ci saremmo visti tutti ad una certa ora. Ed era sempre così. E se qualcuno non arrivava, andavamo a casa sua o ci informavamo se era successo qualcosa».
La reunion è stata coronata da una serata a base di musiche Anni 80. Ma in fondo aleggia anche un progetto sociale volto a rivitalizzare la parte alta della città.

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