Esperia, l'ultimo abbraccio a Mario, morto sul lavoro. Il monito del sindaco: «Fermate questa carneficina»

Esperia, l'ultimo abbraccio a Mario, morto sul lavoro. Il monito del sindaco: «Fermate questa carneficina»
di Alberto Simone
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 07:27


«Non è possibile continuare a morire di lavoro nel 2022. Bisogna iniziare a fare atti concreti, oltre che soliti slogan, per fermare quella che ormai sta diventando una vera e propria tragedia. Solo ad Esperia, che è un piccolo comune, stiamo registrando, in media, un decesso l'anno sul posto di lavoro. Bisogna fermare questa carneficina. Noi ci attiveremo in tal senso mobilitando tutti gli enti preposti e proveremo a sensibilizzare le istituzioni a tutti i livelli: partendo dalla Consulta dei sindaci, arrivando al Governo e passando soprattutto dalla Regione Lazio».

A sfogarsi', nel giorno dell'addio a Mario Maini, il meccanico che mercoledì è rimasto vittima di un incidente sul lavoro in un'autofficina di Pignataro Interamna, è il primo cittadino di Esperia, Giuseppe Villani, che ha partecipato ai funerali che si sono svolti ieri nella Parrocchia di San Pietro in piazza Campo Consalvo.

In prima linea anche il vice sindaco e sindacalista in un'azienda nel Cassinate, Maddè Guglielmo, che allo stesso modo ha spiegato che non bisogna abbassare la guardia per quel che riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro. Intanto il sindaco Villani, in segno di lutto, ha annullato la festa che era in programma domani sera per celebrare l'anniversario della vittoria elettorale dello scorso anno. La moglie e i due figli, affranti dal dolore, sono stati avvolti dall'abbraccio dell'intera comunità esperiana. Anche in chiesa, i familiari hanno evitato ogni intervento.

«Il Signore coglie i fiori più belli, quelli che hanno raggiunto il massimo della perfezione». Ha detto il sacerdote nell'omelia. Mario Maini, 57 anni, lavorava nell'officina di Pignataro da circa vent'anni: l'esperienza, nella riparazione delle auto e dei bus, non certo gli mancava. Ma non si esclude l'errore umano anche se secondo le primissime informazioni che trapelano, ma che dovranno poi trovare conferma, a causare la caduta del bus che ha schiacciato il lavoratore mentre eseguiva lavori di manutenzione sia stato un malfunzionamento del ponte sul quale il mezzo era stato sollevato. Il bus e l'area dove si è verificato l'incidente sono sotto sequestro dal magistrato Chiara D'Orfice e per le opportune verifiche in merito all'accaduto sono stati allertati anche gli uomini dello SPreSAL. Per ricostruire alla dinamica gli investigatori potranno contare oltre che sulle testimonianze dei colleghi, anche sulle telecamere di videosorveglianza installate in tutto il piazzale e che avrebbero quindi potuto riprendere la scena. Quello di mercoledì, lo ricordiamo, è stato il terzo infortunio mortale in Ciociaria dopo quello del 14 gennaio a Frosinone all'interno del parcheggio del Carrefour dove ha perso la vita un 38enne di Supino e quello del 1° febbraio a Sora: in quel caso a rimanere vittima fu un operaio di 55 anni colpito alla testa da una lastra.
 

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