E' stata annullata in autotutela la delibera della giunta regionale 1063 del 16 novembre del 2022 con la quale erano stati approvati i «criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per il riparto dei conferimenti patrimoniali in favore dello stesso». La delibera riguardava l'ambito di Frosinone, unico entrato nel frattempo in funzione, ma l'annullamento viene esteso anche alla determinazione in tutte le altre province.
La decisione prende spunto da alcuni errori che sarebbero stati compiuti nel calcolo del "peso ponderato" attribuito ai Comuni, nonché ai dati relativi alla raccolta differenziata, ma cela una scelta politica ben precisa. Come lo era stata, alla vigilia delle elezioni regionali, quella di indicare per Frosinone il consigliere uscente alla Pisana Mauro Buschini.
Si parlò allora di "poltronificio", ma nel frattempo l'ente aveva avviato la sua attività in provincia e si preparava a presentare entro l'anno il piano d'ambito previsto dalla legge. Dopo la contestazione della Regione che ha chiesto chiarimenti all'Egaf di Frosinone, nella delibera si legge che «l’avvenuta adozione di una serie di provvedimenti da parte dell’Egaf non può
assurgere, in presenza di un atto iniziale di conferimento dei poteri evidentemente contra
legem, a motivo ostativo della volontà di pervenire all’annullamento d’ufficio dello stesso,
con conseguente ed ineludibile travolgimento delle iniziative assunte a valle, anche tenendo
conto del lasso di tempo, oggettivamente contratto, che è intercorso tra l’approvazione della
deliberazione n. 1063 e la presente»
Nei giorni scorsi Buschini aveva inviato le controdeduzioni che però non sono servite.
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