Egaf, l'ente per i rifiuti nato solo in Ciociaria batte cassa: il presidente Buschini scrive ai Comuni

Gli enti invitati a pagare le quote di adesione al fondo che servirà a pagare anche le indennità degli amministratori per 384mila euro

Mauro Buschini
di Stefano De Angelis
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Giovedì 23 Marzo 2023, 07:07 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 12:00

Mentre pende dinanzi al Tar il ricorso del Comune di Fiuggi sulla costituzione dell'Egato, il neonato ente per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti (istituito con legge regionale nel luglio scorso) bussa a denari ai municipi ciociari. Chiede di versare le somme previste, in base alle "quote di rappresentanza", che servono per alimentare il fondo di dotazione destinato al funzionamento della stessa autorità d'ambito.

Una richiesta che arriva a pochi giorni dall'aumento, retroattivo da gennaio 2020, a carico delle casse comunali della tariffa per il conferimento dell'indifferenziato nell'impianto di Colfelice gestito dalla Saf (la spa pubblica di cui sono soci i Comuni e la Provincia).

All'orizzonte, dunque, si staglia un possibile incremento della Tari per i cittadini, timore già espresso da diversi sindaci.

IL FONDO

La partecipazione al fondo, che andrà a formare parte del patrimonio dell'Egato, che nel frattempo si è ridenominato in Egaf, non sarà uguale per tutti. Inciderà in misura diversa sui bilanci delle singole municipalità. Ciò in virtù dei criteri stabiliti dall'ex giunta regionale per definire le "quote di rappresentanza" di ciascun Comune. A tal fine sono stati individuati quattro indicatori: popolazione residente, estensione territoriale, tasso di raccolta differenziata e presenza sui territori di impianti di recupero e smaltimento, anche intermedi. Da questa combinazione, dunque, viene fuori il riparto, con l'attribuzione delle "quote", e di conseguenza il contributo che i 91 enti locali sono chiamati a riconoscere e a versare all'ente di governo dell'Ato rifiuti: un totale di circa un milione e 200mila euro (1.197.000), l'importo contenuto nel bilancio di previsione 2023 approvato a gennaio dall'assemblea, formata da primi cittadini o loro delegati. Soltanto le indennità degli amministratori, così come si evince dallo schema del documento contabile, ammontano a 384mila euro lorde all'anno.

L'istanza per il fondo, dunque, è un'ulteriore fase dell'Egaf: prima l'elezione del presidente, Mauro Buschini (resterà in carica fino al 2027), e il via libera per i quattro componenti del consiglio direttivo; poi la nomina del revisore dei conti e il disco verde allo statuto. Tutti passi per far entrare in piena attività il nuovo organismo. Ora che da alcune settimane è arrivato anche il segretario generale, resta da affidare l'incarico di direttore generale: sarà designato dal consiglio tramite procedura a evidenza pubblica.

La nascita degli Egato sotto la presidenza Zingaretti e i compensi stabiliti per i vertici sono finiti al centro di vibranti polemiche politiche: dopo l'insediamento di quello di Frosinone, nel dicembre scorso, il centrodestra ha parlato di "carrozzone" e gridato al "poltronificio". A controbattere, in un incontro a Pofi in vista delle Regionali, era stato l'ex presidente vicario della Pisana, Leodori, sostenendo che l'amministrazione di centrosinistra aveva tagliato cento poltrone di varie società.

Poi, sempre a dicembre, è arrivato lo stop della Regione alla costituzione degli altri Egato laziali. Ma quello di Frosinone era stato già messo su e ora si appresta a diventare operativo. Egaf, infatti, nella lettera indirizzata ai sindaci non fa riferimento solo alla ripartizione dei costi: ha anche annunciato che "nelle prossime settimane partirà la fase ricognitiva dei servizi nei comuni" per fare il punto sulla "situazione complessiva".

Con l'Egaf non saranno più i singoli Municipi o quelli consorziati a occuparsi di rifiuti. Sarà sempre il nuovo ente a determinare la tariffa e promuovere il modello di quella cosiddetta "puntuale". L'obiettivo è quello di chiudere all'interno del territorio provinciale il ciclo di trattamento e smaltimento secondo i principi di efficienza e autosufficienza.
 

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