Frosinone, riparte la mensa sciolastica dopo il lungo stop per il Covid: oltre 600 iscrizioni. Come funziona il servizio

Frosinone, riparte la mensa sciolastica dopo il lungo stop per il Covid: oltre 600 iscrizioni. Come funziona il servizio
di Matteo Ferazzoli
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Domenica 22 Novembre 2020, 21:22

Sono oltre 600 le iscrizioni per il servizio di mensa nelle scuole di Frosinone. Dato in diminuzione rispetto agli anni passati, condizionato dal periodo Covid. Domani, in ogni caso, nelle scuole dell’infanzia e in quelle primarie di Frosinone che effettuano il tempo pieno o modulare, ripartirà il servizio di ristorazione scolastica, dopo lo stop forzato dello scorso marzo, e ad un mese dalla riapertura delle scuole.

Le nuove modalità

«Ho iscritto i miei due bambini alla mensa - spiega un papà - perché tanto a scuola ci vanno per far lezione, non penso che il problema sia la mensa».

Una mamma invece dice: «Non sarà facile gestire i bambini e farli mangiare nelle aule, ma per lavoro non posso far altro che iscrivere mio figlio».

Sarà, ovviamente, un servizio diverso, visto il periodo. Molti bambini, infatti, svolgono le attività scolastiche nelle sedi classiche dei plessi scolastici, altri, invece, nelle strutture temporanee, scelte per garantire il rispetto delle normative sanitarie.

Franco Nasetti, responsabile della “All Food”, concessionaria del servizio mensa, spiega: «C’è stata ampia collaborazione con il Comune, per questo servizio che è cambiato completamente. Ad esempio, i bambini mangeranno direttamente nelle aule. Dobbiamo, quindi, sanificare tutti i tavoli e le sedie, prima e dopo che gli alunni hanno mangiato. In passato, invece, c’era l’aula mensa. In aggiunta, è cambiato anche il materiale da usare per il trasporto del cibo e anche la locazione stessa delle scuole, oltre i dispositivi di protezione necessari».

Per questi motivi, infatti, con la delibera di Giunta numero 313, il Comune ha riconosciuto alla “All Food” i maggiori costi del servizio, rispetto al passato, causa Covid. Al concessionario spetteranno, circa 36 mila euro totali, validi da novembre fino a gennaio 2021, per i costi aggiuntivi causati dal coronavirus. L’Ente, per questa spesa, ha attinto ad un fondo governativo ad hoc, inserito nel decreto “Ristoro”.

Le iscrizioni

In città, negli scorsi giorni, qualche genitore e “Frosinone in Comune” avevano storto il naso per la modalità di iscrizione. Per poter usufruire della mensa, infatti, entro la giornata di ieri, bisognava recarsi al container della “All Food” in via Fabi, per consegnare i moduli necessari. Alcuni cittadini, avevano chiesto un servizio mail, per evitare assembramenti: «Non abbiamo attivato il servizio mail- spiega Nasetti- perché spesso accade che le domande che ci forniscono i genitori sono incomplete. Non c’è stato mai nessun assembramento, si entrava uno alla volta».

Le tariffe e i morosi

I costi del servizio mensa, stabiliti dalla Giunta lo scorso maggio, che non sono poi tanto bassi, vanno da 1.97 euro a pasto per chi ha un Isee dai 0 ai 2.100 euro, 2,67 euro per chi rientra in un Isee tra i 2.100 e i 4.000 euro; circa 3 euro e 30 a pasto per la soglia dai 4 mila agli 8 mila euro, quasi 4 euro per la fascia tra gli 8 mila e i 12 mila euro mentre, il costo massimo del pasto è di 4,95 euro per i non residenti e per chi ha un Isee superiore ai 12 mila euro. Sono previste, da parte del Comune, esenzioni e contribuzioni per i nuclei familiari seguiti o segnalati dai servizi sociali e la riduzione del 50% delle tariffe per i secondi o terzi figli di una stessa famiglia iscritti alla mensa.

Si è attinto al fondo di riserva per circa 25 mila euro come contributi al pagamento, per i mesi di novembre e dicembre, della differenza tra l’importo pagato dall’utente ed il costo effettivo del pasto. Per quanto riguarda, però, le famiglie morose del servizio mensa degli scorsi anni, attualmente per loro non è possibile iscriversi, come da contratto, alla ristorazione scolastica. Questo finché non saranno saldate le morosità precedenti.

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