In carcere per furto, le concedono i domiciliari ma il marito la costringe a prostituirsi

La strada Asi, dove la donna era costretta a prostituirsi
di Marina Mingarelli
2 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Agosto 2023, 09:26

Le erano stati concessi gli arresti domiciliari, con la sola possibilità di lavorare come badante per alcune ore presso la casa di una persona anziana. Ma la donna, una trentenne residente a Frosinone, e invece di prestare servizio in quell'abitazione, è stata trovata lungo l'Asse Attrezzato mentre si prostituiva. Al quel punto per la trentenne si sono spalancate di nuovo le porte del carcere di Rebibbia. La ragazza si è giustificata dicendo che era stato il marito ad accompagnarla a prostituirsi perché ultimamente a causa della sua detenzione in carcere aveva "perso" un sacco di soldi.

I fatti che hanno portato inizialmente la donna dietro le sbarre risalgono ad alcuni mesi fa quando a seguito di un furto ai danni di un negozio era stata condannata ad un anno e 4 mesi di reclusione. L'avvocato di fiducia Roberto Capobianco, aveva chiesto nei confronti della sua assistita la messa in prova, ma tale istanza era stata respinta. Il giudice però aveva accolto la richiesta della detenzione domiciliare, dando la possibilità alla ragazza di potersi recare sul posto di lavoro per determinate ore. Nei giorni scorsi però, quando le forze dell'ordine si sono recate nella sua abitazione l'hanno trovata deserta. Così come non l'hanno trovata a casa dell'anziano del quale doveva prendersi cura. Immediate le indagini. Incredibile ma vero, la donna, in abiti succinti, è stata trovata lungo la zona Asi mentre cercava di adescare i clienti. Per la trentenne sono scattate di nuovo le manette ed è decaduto il beneficio dei domiciliari.
Per il difensore sarà adesso davvero molto complicato far uscire di prigione la sua assistita. La donna continua a sostenere che lei non avrebbe mai voluto trasgredire la legge ma che il marito, un uomo molto aggressivo e violento, l'aveva costretta a seguirlo in quello stradone che soprattutto di sera pullula di prostitute. Sempre a detta della trentenne se non avesse obbedito, l'uomo l'avrebbe sicuramente ammazzata di botte. Al momento si sa che a seguito di tali fatti anche il coniuge è stato denunciato per sfruttamento della prostituzione.
Marina Mingarelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA