Controlli della Finanza, le prostitute protestano: «Non dobbiamo fare gli scontrini»

Controlli della Finanza, le prostitute protestano: «Non dobbiamo fare gli scontrini»
di Pierfederico Pernarella
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Lunedì 3 Giugno 2019, 12:41
Ai controlli hanno fatto ormai l'abitudine, ma quando hanno visto la pattuglia della guardia di finanza il loro incrollabile "savoir-faire" è andato in tilt. E si sono fatte sentire. Mentre la Prefettura e i Comuni stanno mettendo a punto le nuove ordinanze anti-prostituzione per la zona Asi di Frosinone, proseguono i periodici controlli delle forze dell'ordine. Servizi che vedono l'impiego, nelle ore notturne, in collaborazione con la polizia e i carabinieri, anche delle Fiamme Gialle, impiegate in questa circostanza non per accertamenti di tipo fiscale, ma solo per i controlli di ordine  pubblico. Così come previsto dal dispositivo di sicurezza messo a punto da mesi. Questo però le lucciole non lo sapevano, per cui quando hanno visto transitare nella zona industriale le auto della Finanza, sono andate nel panico. E hanno voluto far sentire la propria voce, direttamente a sua eccellenza il prefetto Ignazio Portelli. A rivelare la circostanza è lo stesso Portelli. "Le stiamo cercando di scoraggiare in tutti i modi. Io stesso ho ricevuto le proteste delle prostitute quando hanno visto che interveniva anche la guardia di finanza, impiegata nelle ore notturne per i pattugliamenti. Dicevano che non erano tenute ad obblighi tributari,  a fare gli scontrini".
Il prefetto, sempre a proposito di prostituzione, rivela che dai controlli delle forze dell'ordine molte prostitute si stanno spostando in via Cesari, in mezzo ai cespugli: "Qui c’è l’ipocrisia di chi gli affitta i camper che si dice all’oscuro dell’utilizzo dei veicoli, ma prima o poi troveremo il modo d’intervenire anche su questo aspetto, assicura il prefetto.
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