Tafferugli alla partita, squalificato l'assessore-dirigente Macciomei. La replica: «Decisione assurda»

Angelo Macciomei
di Marco Barzelli
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Per il Ceccano calcio 1920 una multa di 1.500 euro e la squalifica del campo casalingo e di un dirigente illustre dopo l'infuocata partita di Promozione contro l'Atletico Morena. La gara dilettantistica di domenica, più volte funestata da lanci di petardi, fumogeni e oggetti vari, è finita con la terna arbitrale rimasta chiusa da sola all'interno dell'impianto sportivo. È accaduto sul campo neutro "Lino De Santis" di Arce, utilizzato dal Ceccano per via dell'indisponibilità dello stadio casalingo "Dante Popolla". L'arbitro e i due assistenti hanno trovato il cancello chiuso e sono rimasti "sequestrati" finché non è arrivato qualcuno in loro soccorso. «Intervenivano persone presenti in un locale attiguo all'impianto - riporta la giustizia sportiva - che riuscivano ad aprire un cancello e a permettere agli ufficiali di gara di riprendere la macchina parcheggiata e allontanarsi». Il dirigente ceccanese Angelo Macciomei, noto assessore comunale, è stato inibito per un mese dall'attività sportiva per «omessa assistenza alla terna arbitrale al termine della gara». Macciomei, però, la definisce «una decisione vergognosa». E dà la sua versione: «Ho aspettato per un'ora fuori dagli spogliatoi in cui la terna si riuniva con il commissario di gara - dice - Sono andato a chiedere il permesso di andare via e mi è stato concesso, tanto il cancello sarebbe rimasto aperto e non avrebbero corso alcun pericolo perché ormai non c'era più nessuno». Il cancello, invece, lo hanno trovato chiuso al termine di una partita ad alta tensione fuori e dentro dal campo. Prima dell'inizio della gara, secondo il referto arbitrale, gli ultras del Ceccano 1920 «facevano esplodere numerosi petardi e accendevano fumogeni senza creare conseguenze». Durante la partita, finita 3-2 per gli ospiti tra forti contestazioni, hanno rivolto «gravi espressioni ingiuriose e minacciose nei confronti dei calciatori e dirigenti della squadra avversaria». A seguire il lancio di bottigliette d'acqua, rotoli di nastro adesivo e scarti di fumogeni verso la panchina dell'Atletico Morena.

«Venivano colpiti alcuni giocatori di riserva che stavano riscaldandosi - si legge ancora - provocando agli stessi dolore e costringendoli a ripararsi sotto la tettoia». Anche l'allenatore avversario è stato colpito alla nuca da una bottiglietta piena d'acqua. Seguono offese, minacce e sputi nei confronti della terna arbitrale. All'inizio del secondo tempo, inoltre, il guardialinee sotto alla tribuna «veniva colpito ad una gamba da un petardo acceso, causandogli una bruciatura». Alla fine della partita, chiusa con la rimonta dei romani, gli ultras ceccanesi «tentavano di scavalcare la rete di recinzione e reiteravano il lancio di petardi verso i calciatori e gli ufficiali di gara». Da qui i primi provvedimenti stagionali contro la società rossoblù, già sanzionata nell'aprile 2023 per la sassaiola e gli scontri allo stadio "Popolla" tra le tifoserie di casa e del Roccasecca.
Si erano registrati almeno dieci feriti, tra cui due agenti della Digos, e sono stati emessi Daspo (Divieto di accesso agli eventi sportivo) per tredici ultras: dieci ceccanesi e tre roccaseccani.

CAMPO NEUTRO

Domenica 14 gennaio il Ceccano calcio 1920 sarà costretto a disputare la gara casalinga sul campo neutro di Segni, a oltre quaranta chilometri dalla cittadina ciociara, per la sfida contro il Pomezia Asd

Marco Barzelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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