«Bravi! Bravi! E’ una grandissima emozione. E’ come se il Frosinone fosse la mia squadra. La sua promozione in Serie A non è importante soltanto per i tifosi, ma anche per l’intera comunità».
Ad esultare dall’Inghilterra per la lodevole affermazione della squadra giallazzurra è il grande attore David John Bradley che con la Ciociaria ha un legame molto stretto.
Con la moglie, Rosanna Baldaccini, condivide la passione per il calcio e il tifo per il Frosinone da quando si sono conosciuti. Lei frusinate, studentessa di lingue, lui attore principiante del National Theatre diretto da Sir Laurence Olivier, hanno cominciato a frequentarsi nel 1976. Un matrimonio solido che dura da quasi quarant’anni dal quale sono nati tre figli. Un’unione complice che ha visto Rosanna impegnata nell’insegnamento, mentre David proseguire la sua carriera teatrale e cinematografica toccando le più alte vette del successo. E’ grazie agli insegnamenti di Olivier che riceverà la più alta onorificenza britannica nel campo della recitazione teatrale: l'Olivier Award come miglior attore non protagonista per "Re Lear". E poi una lunga serie di interpretazioni che lo hanno reso ancora più popolare. David Bradley è Argus Gazza, il custode della scuola di magia di Hogwarts, nella saga cinematografica di Harry Potter. Ed è Walder Frey nella serie televisiva “Il Trono di Spade”.
Nel marzo scorso è arrivato anche l’Oscar. Bradley ha interpretato e quindi dato la voce al personaggio di Geppetto nel film Pinocchio di Guillermo Del Toro e Mark Gustafson giudicato il miglior film d’animazione. Realizzato con la tecnica della stop-motion, il film è stato insignito dell’Oscar 2023.
Dunque David ha ricevuto applausi anche sul palcoscenico più prestigioso al mondo a coronamento di una serie di riconoscimenti alla sua professionalità. Ma davanti alle imprese dei giocatori del Frosinone calcio è lui a manifestare pieno compiacimento, ad esclamare «Bravi!» da spettatore coinvolto. L’attore e la moglie seguono la squadra da sempre, condividendone gli alterni destini. E ogni volta che vengono in Italia per riabbracciare i familiari, fanno tappa fissa allo stadio indossando sciarpe o maglie con i colori della squadra esultando sulla tribuna ad ogni goal o a tenere il fiato sospeso ad ogni azione.
C’erano quando il Frosinone conquistò la serie A nel 2015 e parteciparono alla festa allo stadio.