Aids, tornano a crescere i casi in provincia di Frosinone: ricoveri aumentati dopo il lockdown

Aids, tornano a crescere i casi in provincia di Frosinone: ricoveri aumentati dopo il lockdown
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 22 Novembre 2022, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 07:44

L'Aids non è scomparso, anzi.  «Negli ultimi tre anni, caratterizzati dalla pandemia - fa sapere la Asl di Frosinone -  si è osservato un incremento delle nuove diagnosi di HIV nella popolazione della provincia di Frosinone, di età media compresa nella fascia di 25-44 anni. Il gruppo di popolazione maggiormente a rischio risulta essere quello dei giovani maschi italiani omosessuali, con concomitanti malattie sessualmente trasmissibili, in particolare sifilide. Si sono verificati nuovi casi anche in persone con età superiore ai 60 anni».

La pandemia ha in molti casi compromesso una diagnosi precoce della malattia: «Con la fine dei periodi di lockdown si è osservato un incremento dei ricoveri per Hiv, poiché la maggior parte delle nuove diagnosi sono state effettuate in fase avanzata di malattia, ossia nello stadio di Aids».

A partire dal gennaio 2020 si sono registrati anche numerosi casi di coinfezioni Hiv/Covid: «Nella coorte di persone sieropositive seguite dalla Uos Aids della Asl di Frosinone, diretta dalla diretta dalla dottoressa Enza Anzalone, si sono avuti 60 casi, di cui 10 infezioni complicate con polmonite, 13 trattati con anticorpi monoclonali o con antivirali.

I restanti, grazie alla vaccinazione, hanno presentato infezione da Covid senza complicanze. Nel 2021 la metà delle nuove diagnosi di Hiv ha visto la concomitanza dell’infezione da Covid, in particolare in persone straniere».

Nonostante l’emergenza pandemica, è stata mantenuta la continuità terapeutica. Le prestazioni essenziali sono state garantite attraverso il teleconsulto, la consegna dei farmaci a domicilio e mantenendo aperto l’ambulatorio con la presenza degli operatori sanitari e dell’assistente sociale. Per quanto riguarda la popolazione migrante è stato mantenuto il contatto con i centri di accoglienza, le comunità terapeutiche al fine di perseguire i programmi di screening e terapeutici.

Nel 2022 la Uosd Aids ha rilevato un incremento della richiesta di profilassi post esposizione ed è stata coinvolta nelle gestione del percorso aziendale sulla violenza di genere, facendosi carico di persone entrate nel percorso.

 Il 1 dicembre è la giornata mondiale per la lotta all’HIV istituita per sensibilizzare gli operatori sanitari che lavorano nelle diverse strutture ospedaliere a proporre il test per recuperare i ritardi nello screening causati dalla pandemia, sia la popolazione della Provincia di Frosinone ad effettuare il test, almeno una volta nella vita, senza timore della ricaduta sociale della positività, in quanto tale infezione ormai è curabile e permette una qualità di vita pari alla popolazione generale, ma necessita di una precoce diagnosi, essendo ancora oggi una delle principali cause di morte per malattie infettive nel mondo. Il test  è del tutto gratuito.

Lo staff della Uosd Aids è composto dalle dottoresse Enza Anzalone, laria Uccella, Catia Sias, Rossana Pulselli.

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