Il tecnico ciociaro ha svolto la sua attività di lavoro a Roma presso gli impianti della metropolitana Linea A - Osteria del Curato, con lo specifico compito di occuparsi della manutenzione dei mezzi e nell’officina CotraL. "Il Giudice del lavoro- secondo l'ONA- è chiaro nell’affermare che il dipendente è stato adibito alla manutenzione dei mezzi, alle dipendenze della CotraL, ove l’amianto permeava le strutture, le coperture, gli impianti". Nel corso della lunga istruttoria, il Giudice del lavoro ha sentito diversi testimoni colleghi di lavoro del malcapitato operaio, i quali hanno confermato di essere stati tutti adibiti alla manipolazione dei materiali di amianto, in particolare ferodi dei freni, delle frizioni, guarnizioni di amianto. Il CTU incaricato di verificare i livelli espositivi, ha confermato il superamento della soglia massima prevista. “Non comprendiamo- incalza l'ONA- le ragioni per le quali l’INPS si ostina a negare ai tecnici/meccanici ancora in attività che sono stati esposti ad amianto quantomeno fino al 2009/2010, per più di 10 anni, il diritto al prepensionamento. Annunciamo di voler costituire un tavolo tecnico con INPS e INAIL di Roma, CoTraL e Metropolitana di Roma per evitare altri cause
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