Micromobilità e altre soluzioni sostenibili per aziende e persone

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Venerdì 16 Giugno 2023, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 14:00

Da tempo monitoriamo le iniziative di mobilità sostenibile nel rispetto dell’ambiente e delle persone. La tematica ambientale e il contrasto all’inquinamento sono infatti diventate delle questioni inerenti il welfare, non solo interno alle aziende ma relativo sopratutto ai cittadini e alle cittadine

Il settore dei trasporti è direttamente responsabile per più di un quarto delle emissioni di CO2. Secondo i dati ISPRA, le ultime rilevazioni risalgono al 2020, l’intero settore è responsabile del 37,3% delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) in Italia. Nello specifico, le automobili contribuiscono annualmente per il 19,06% agli ossidi di azoto emessi in totale dai vari settori di attività nel nostro paese. Più basso, ma sempre significativo al 9,51%, è poi il contributo fornito dalle automobili alle emissioni totali di monossido di carbonio (CO). A conferma di questi dati, possiamo far riferimento anche alle statistiche dell’ISTAT per le quali il lavoratore medio italiano spende circa un’ora al giorno per recarsi al proprio luogo di lavoro e per tornare a casa. Per azzerare l’impatto ambientale, ogni azienda dovrebbe piantare 80 alberi per ciascun dipendente.

Per questo negli ultimi anni, aziende, cittadini e cittadine hanno scelto delle alternative ecosostenibili per coprire il tragitto casa-lavoro. Dal nostro osservatorio abbiamo seguito le iniziative di Aon, che si è posta come obiettivo l’azzeramento di emissioni di CO2 entro il 2030 adottando il servizio CYCL-e around di Pirelli per incentivare la mobilità sostenibile dei suoi dipendenti negli spostamenti durante la giornata di lavoro e nel tempo libero. Oppure le soluzioni green di On Charge (On Electric Charge Mobility), start-up che avvalendosi della tecnologia di Siemens si occupa di portare le infrastrutture e la mobilità elettrica nelle città come nei piccoli centri, con progetti tailor-made per le persone. Anche il settore dell’autonoleggio vuole stare al passo coi tempi offrendo opportunità che guardano al rispetto dell’ambiente, come ALD Green che ha scelto Free2move eSolution per fornire ai propri clienti un’offerta di mobilità elettrica sempre più completa volta a superare gli ostacoli infrastrutturali e sperimentare in piena tranquillità le opportunità e i vantaggi delle nuove motorizzazioni.

A questi si aggiungano anche progetti più recenti come quello di Unicorn Mobility, la startup che incentiva il cicloturismo sostenibile per chi desidera muoversi in città o scoprire nuovi itinerari ad impatto zero. Parliamo infatti di micromobilità, ovvero l’utilizzo di piccoli mezzi elettrici, veicoli con i quali i cittadini possono coprire brevi distanze senza inquinare. Dal rapporto Focus2R di Ancma con Legambiente, pubblicato a inizio anno, emerge che nel 2021 sono oltre 1,9 milioni le biciclette vendute, con una crescita del 5% per le e-bike, con ciclomotori, scooter e moto che ripetono il successo dell’anno scorso con oltre 291mila veicoli immatricolati nel 2022 (+0,95% su 2021). Unicorn Mobility – azienda internazionale con base ad Amsterdam ma nata dall’ingegno ed intuizione di tre imprenditori italiani, Gianluca Iorio, imprenditore nella sharing mobility e già fondatore/CEO dell’azienda MiMoto, Ludovico Tessari e Guy delle Piane, imprenditori seriali e investitori dal comprovato track record – arriva in Italia fornendo un servizio di eBike chiavi in ​​mano a hotel, campus residenziali ed aziende per offrire a propri clienti, residenti e dipendenti un servizio di mobilità smart e sostenibile, potenziato da un’app interattiva scaricabile sul proprio smartphone.

Nei giorni scorsi è stato invece lanciato Sace goes Green, progetto di mobilità sostenibile dedicato alle persone del Gruppo Sace, realtà attiva in ambito assicurativo-finanziario, per promuovere modalità di trasporto alternative all’utilizzo dell’auto privata per il tragitto casa-lavoro. Insieme a Wecity, piattaforma per la mobilità sostenibile, il progetto segna l’inizio di un percorso che vede come obiettivo lo sviluppo di un modello di Mobility as a Service (Maas), che mette a sistema diverse modalità di trasporto cittadino per aumentare la consapevolezza dell’impatto ambientale degli spostamenti in ambito urbano, con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e migliorare salute, sicurezza e benessere psicofisico delle persone. Fino al 4 novembre 2023, grazie alla app di Wecity disponibile per iOS e Android, tutte le persone del Gruppo Sace potranno partecipare a una vera e propria sfida a chi emetterà meno CO2 con i propri spostamenti casa-lavoro.

La tecnologia utilizzata è in grado di capire se effettivamente ci si stia spostando con il mezzo dichiarato e, sulla base della tracciatura GPS, è in grado di calcolare la distanza percorsa e la CO2 risparmiata a fine tragitto.

Anche nella Capitale segnaliamo alcune iniziative di mobilità alternativa che afferiscono sia al pubblico che al privato. In un approfondimento apparso a fine 2022 su Roma Today si evidenziava uno scenario “nero” per quanto riguarda le polveri sottili a Roma. I valori limiti suggeriti dall’Organizzazione mondiale della sanità per il PM10 (materiale particolato aerodisperso inferiore o uguale ai 10 µm) devono essere di 15 microgrammi/metro cubo, per il PM2,5 di 5 microgrammi/metro cubo e per l’NO2 di 10 microgrammi/metro cubo. Roma supera del 65% il valore massimo per le PM10, del 123% quello per le PM2,5. Va ancora peggio per quanto attiene al biossido d’azoto (NO2), che è presente in grande quantità e che fa registrare un superamento, nella media, che è del 187%. I dati sono ricavati dai risultati che le dodici centraline dell’Arpa Lazio presenti in città quotidianamente raccolgono.

L’alternativa non può quindi che essere il trasporto pubblico, quando funziona però.

Su questo fronte, già a partire dallo scorso anno, è stata avviata la sperimentazione di Atac sugli SmartBus la cui nuova flotta è stata presentata negli scorsi giorni con l’entrata in servizio dei primi autobus Mild Hybrid, parte della nuova fornitura di 118 veicoli che verrà consegnata interamente entro la fine di luglio. Questi mezzi, come riporta Atac, consentono un risparmio nei consumi fino a circa l’8% rispetto a un bus tradizionale. Garantiscono un comfort superiore per i passeggeri, grazie anche alle tre porte, e maggiore sicurezza per l’autista, disponendo di una cabina guida separata. Ospitano 24 passeggeri seduti e 79 in piedi e hanno un posto per portatori di disabilità motoria. Tutti sono dotati dei nuovi validatori Tap&Go, per l’acquisto immediato del titolo di viaggio con carta di pagamento, presenti a bordo di tutta la flotta Atac. L’acquisto dei 118 nuovi mezzi Mild Hybrid è solo il primo passo di un percorso più ampio che, attraverso un piano acquisti di oltre 1.000 bus nei prossimi quattro anni, consentirà di offrire agli utenti una flotta sempre più “giovane” e sempre più green. L’età media del parco bus sarà infatti di 5 anni già alla fine del 2024, a fronte dei 10 anni del valore medio nell’Ue.

Ma per coloro i quali l’uso della macchina a volte è inevitabile, la situazione ovviamente si complica e amplifica l’annosa questione della ricerca del posto dove lasciare l’auto. Basti pensare che a Roma vengono disperse circa 11 mila tonnellate di Co2 a settimana solo per cercare parcheggio, e ogni abitante impiega circa 35 minuti al giorno per trovarlo perdendo fino a 12 ore del suo tempo ogni mese. Dati che sono stati elaborati da Gian Maria Fazi e Francesco Collamati, ricercatori in fisica e co-founder di PLATEasy, il primo social al mondo basato sulle targhe di pubblica utilità che ha un duplice obiettivo, grazie ad un solo gesto: ridurre il tempo per trovare parcheggio, ed allo stesso modo, l’inquinamento prodotto dai gas di scarico. Questa app rivolta ai cittadini e alla cittadine permette di avvisare un altro o un’altra utente registrato/a, che tra alcuni minuti lasceremo un posto libero in strada, in modo da poter facilitare l’altro a trovarsi in tempo utile per parcheggiare. Chi avvisa guadagna reputazione, chi è avvisato non ha sprecato tempo e ha aiutato l’ambiente. Un circolo virtuoso che fa bene a tutti. A partire dal mese di maggio, l’app è disponibile nel quartiere Prati di Roma, una delle zone con il maggior traffico della capitale. Una scelta che premia: segnalare un posto libero farà guadagnare reputazione, ma anche un credito che sarà spendibile nei negozi in Prati in cui PLATEasy ha stretto partnership commerciali e nei quali gli utenti che hanno ottenuto crediti usufruiranno di sconti particolari.

Lucia Medri

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