Pasta, in Italia il prezzo (al chilo) è aumentato del 13,5%. Regge la Grecia, male l'Ungheria. Quali sono le cause

Lunedì 17 Luglio 2023, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 15:58

Il quadro italiano

Sebbene la pasta rimanga uno dei prodotti più convenienti, in Italia la situazione preoccupa.

Le famiglie italiane di quattro persone spendono in media 915 euro (984 dollari) in più all'anno per la spesa, con un aumento di quasi il 12%, per un totale di 7.690 euro all'anno, secondo Assoutenti. Un terzo degli italiani ha ridotto la spesa nei negozi di alimentari, secondo i sondaggi di SWG, e quasi la metà fa acquisti nei discount.

In Italia, per esempio, sebbene l’inflazione sia diminuita negli ultimi mesi, il prezzo di un chilo di pasta è aumentato del 13,5% su base annua a maggio, contro il 15,7% di aprile e il 17,4% di marzo.

Gli italiani consumano a testa circa 23 chili all’anno. Di conseguenza, la pasta «inflazionata» pesa molto sulle tavole del nostro paese che altrove nel mondo.

In Italia, per esempio, sebbene l’inflazione sia diminuita negli ultimi mesi, il prezzo di un chilo di pasta è aumentato del 13,5% su base annua a maggio, contro il 15,7% di aprile e il 17,4% di marzo. Noi italiani siamo i più grandi mangiatori di pasta al mondo, consumandone a testa circa 23 chili all’anno. Di conseguenza, la pasta «inflazionata» pesa molto sulle tavole del nostro paese che altrove nel mondo.

A maggio, il Codacons ha annunciato un esposto all’Antitrust per i prezzi gonfiati relativi alla pasta alimentare. Il segretario generale dei Pastai dell’Unione Italiana Food, Luigi Cristiano Laurenza, ha affermato che l'industria sta ancora lottando contro l'aumento dei costi energetici, logistici e di imballaggio a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina e che ci vorrà del tempo prima che il calo dei prezzi del grano si ripercuota favorevolmente sugli acquirenti. Inoltre, le aziende produttrici di pasta stanno ancora esaurendo le scorte di grano che hanno acquistato al prezzo di punta. Una volta terminate, i prezzi dovrebbero scendere.

A maggio, il Codacons ha annunciato un esposto all’Antitrust per i prezzi gonfiati relativi alla pasta alimentare. Il segretario generale dei Pastai dell’Unione Italiana Food, Luigi Cristiano Laurenza, ha affermato che l'industria sta ancora lottando contro l'aumento dei costi energetici, logistici e di imballaggio a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina e che ci vorrà del tempo prima che il calo dei prezzi del grano si ripercuota favorevolmente sugli acquirenti. Inoltre, le aziende produttrici di pasta stanno ancora esaurendo le scorte di grano che hanno acquistato al prezzo di punta. Una volta terminate, i prezzi dovrebbero scendere.

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