Criptovalute, la lente del Fisco sui guadagni: andranno dichiarati, pronto il modello per regolarizzare l'attività

Giovedì 10 Agosto 2023, 00:15 - Ultimo aggiornamento: 07:44

I soggetti

La tassazione delle plusvalenze sulle criptovalute, come il Bitcoin, è fissata al 26%, ma l’imposta è dovuta solo se si supera la franchigia dei 2mila euro. In pratica se i guadagni in un anno sono di mille euro non si deve nulla al fisco. Il possesso di questi asset digitali va in ogni caso dichiarato al Fisco. E le nuove istruzioni varate dall’Agenzia delle entrate con un provvedimento firmato lunedì scorso servono proprio per regolarizzare le posizioni dei contribuenti e delle società che possedevano cripovalute ma non le avevano dichiarate.
Possono accedere alla procedura le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate, residenti in Italia che entro il 31 dicembre del 2021 possedevano cripto-attività in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale oppure che hanno omesso di indicare i relativi redditi nella dichiarazione. La regolarizzazione è ammessa relativamente ai periodi d’imposta, fino al 2021, per i quali non sono ancora scaduti i termini per l’accertamento o per la contestazione della violazione degli obblighi di dichiarazione e quelli ai fini delle imposte sui redditi ed eventuali addizionali.

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