Bollette del gas, cosa cambia con la fine del mercato tutelato: come scegliere il fornitore e le migliori offerte

Giovedì 28 Dicembre 2023, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 18:40

IL PREZZO FISSO

Chi cerca la serenità, può optare per un‘offerta a prezzo fisso, che rimarrà bloccata per i prossimi mesi. Ma, secondo le analisi di Selectra, al momento convengono le offerte indicizzate, che consentono di risparmiare fino al 30% sul costo della materia prima gas rispetto a quelle a prezzo fisso, con un risparmio di circa 50 euro al mese in bolletta. Con l’inverno alle porte e le temperature scese intorno allo zero termico, gli italiani tornano a fare i conti con i consumi del gas, in aumento per via dell’accensione dei riscaldamenti. Ma soprattutto, in vista del 2024, è partito il countdown per la fine del Mercato Tutelato del gas per i clienti domestici, con il passaggio obbligatorio al Mercato Libero, previsto per il gas dal 1° gennaio.

Dopo tale data, tutti i gestori della maggior tutela offriranno i loro servizi solo ai clienti “vulnerabili“, che potranno rimanere nel Servizio di Tutela della Vulnerabilità fino a data da destinarsi. Ad ora, sono circa 6 milioni1 i clienti domestici rimasti nel Tutelato che devono quindi adoperarsi per scegliere fornitore e offerte più convenienti sul Libero. In particolare, nel Mercato Libero è possibile scegliere tra offerte indicizzate, dove il prezzo varia a seconda del PSV (Punto di Scambio Virtuale), l’indice che regola il costo della materia prima gas nel mercato all’ingrosso italiano, e quelle a prezzo fisso, dove il prezzo è bloccato per tutto il periodo indicato sul contratto (generalmente 12 mesi).

Secondo l’analisi di Selectra (selectra.net), il servizio che confronta gratuitamente le offerte di gas, luce e Internet, attualmente nel passaggio al Mercato Libero del gas conviene orientarsi su tariffe indicizzate, scegliendo quelle con uno “spread” (la maggiorazione del fornitore sul prezzo all’ingrosso) contenuto e un prezzo di commercializzazione sotto i 10€/mese. In questo modo, si avrà un’offerta che non si discosta molto da quella che si ha ora sul Tutelato e, nel caso di un rincaro dei prezzi con conseguenti maggiorazioni in bolletta, si andrà a pagare un incremento pari a quello che si sarebbe dovuto affrontare in ogni caso con il servizio di Maggior Tutela.

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