Il 21 novembre ci sarà una giornata di sciopero nazionale dei Vigili del Fuoco, non succedeva da quindici anni. Pompeo Mannone segretario generale della Fns Cisl spiega che «Ogni dieci giorni faremo uno sciopero finché non si completa l’iter della legge di Bilancio». Al momento dal governo è stato assicurato che verranno stanziati nella manovra 75 milioni per dare più risorse per poi arrivare a 230 milioni nell’arco del triennio. Ma non è sufficiente per il Corpo che è sempre in prima linea nelle emergenze. «I 230 milioni servono subito», afferma Mannone e aggiunge che «la prova del nove sarà quando il provvedimento verrà approvato in Parlamento». Fino a quel giorno continueranno le mobilitazioni e i sit-in. Quella di ieri, inoltre, non è stata la prima mobilitazione organizzata dai sindacati. Il 15 novembre si è svolta un’altra manifestazione nazionale, la prima di quella che potrebbe essere una lunga serie. Un altro nodo da sciogliere riguarda, infine, l’adeguamento delle pensioni. «L’aspettativa di vita di un vigile del Fuoco è più bassa rispetto a quella di un qualsiasi altro funzionario di un Corpo di Stato, per questo chiediamo una risposta peculiare specifica», sottolinea Pompeo Mannone. Rrivendicano quindi lo stesso trattamento previdenziale dei Corpi di polizia. «Riteniamo che il nostro lavoro sia più a rischio rispetto degli altri lavori della sicurezza», conclude Mannone.
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