UE verso taglio stime crescita. Italia ancora sopra 2%

UE verso taglio stime crescita. Italia ancora sopra 2%
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Mercoledì 13 Luglio 2022, 20:00
(Teleborsa) - Gli osservatori ritengono scontata una revisione al ribasso delle stime di crescita per l'economia della zona euro, e per l'Italia, in occasione della pubblicazione delle previsioni economiche d'estate in programma giovedì 14 luglio. Secondo le indiscrezioni raccolte dall'ANSA, la crescita per il 2022 dovrebbe subire una limatura di qualche decimale rispetto al 2,7% stimato a maggio. Per l'Italia il PIL scenderà dal 2,4% previsto a maggio, restando tuttavia sopra il 2%.

La revisione al ribasso dovrebbe essere più significativa per il 2023: nell'area euro la crescita dovrebbe subire un taglio di circa 1 punto percentuale dal 2,3% di maggio. A pesare sono la guerra in Ucraina e la crisi del gas, con gli analisti che temono che la Russia possa prolungare la manutenzione programmata dello strategico gasdotto Nord Stream 1, impattando significativamente i piani di stoccaggio per l'inverno

La Commissione europea pubblica ogni anno due previsioni complessive (primavera e autunno) e due previsioni intermedie (inverno ed estate). Le previsioni intermedie riguardano i livelli annuali e trimestrali del PIL e dell'inflazione per l'anno in corso e l'anno successivo per tutti gli Stati membri, nonché i dati aggregati a livello della zona euro e dell'UE.

Avvisaglie sull'imminente taglio delle stime c'erano state anche al termine dell'Eurogruppo di lunedì. "Quello che vediamo è che la crescita economica si sta dimostrando abbastanza resiliente quest'anno. Tuttavia, ci si può aspettare una revisione al ribasso e ancora di più per il prossimo anno a causa di molte incertezze e rischi", aveva affermato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea. "L'inflazione sarà rivista al rialzo", aveva aggiunto.

"Stiamo andando in acque agitate", aveva detto il commissario per l'Economia Paolo Gentiloni, alludendo a "una crescita economica molto limitata, ridotta e rallentata" a causa della crescente crisi energetica.
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