La revisione al ribasso dovrebbe essere più significativa per il 2023: nell'area euro la crescita dovrebbe subire un taglio di circa 1 punto percentuale dal 2,3% di maggio. A pesare sono la guerra in Ucraina e la crisi del gas, con gli analisti che temono che la Russia possa prolungare la manutenzione programmata dello strategico gasdotto Nord Stream 1, impattando significativamente i piani di stoccaggio per l'inverno
La Commissione europea pubblica ogni anno due previsioni complessive (primavera e autunno) e due previsioni intermedie (inverno ed estate). Le previsioni intermedie riguardano i livelli annuali e trimestrali del PIL e dell'inflazione per l'anno in corso e l'anno successivo per tutti gli Stati membri, nonché i dati aggregati a livello della zona euro e dell'UE.
Avvisaglie sull'imminente taglio delle stime c'erano state anche al termine dell'Eurogruppo di lunedì. "Quello che vediamo è che la crescita economica si sta dimostrando abbastanza resiliente quest'anno. Tuttavia, ci si può aspettare una revisione al ribasso e ancora di più per il prossimo anno a causa di molte incertezze e rischi", aveva affermato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea. "L'inflazione sarà rivista al rialzo", aveva aggiunto.
"Stiamo andando in acque agitate", aveva detto il commissario per l'Economia Paolo Gentiloni, alludendo a "una crescita economica molto limitata, ridotta e rallentata" a causa della crescente crisi energetica.
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