"Le società dell'UE possono chiedere alle loro controparti russe di adempiere ai propri obblighi contrattuali con le stesse modalità di prima dell'adozione del Decreto, ovvero depositando l'importo dovuto in Euro o Dollari - si legge nel documento - Il decreto 31 marzo non preclude una procedura di pagamento in linea con le misure restrittive dell'UE. Tuttavia, la procedura per le deroghe alle prescrizioni del Decreto non è ancora chiara".
Alla domanda se gli importatori di gas dell'UE possono interagire con Gazprom e GazpromBank per cercare una soluzione accettabile o se possono aprire un conto in euro con GazpromBank per i pagamenti del gas, l'esecutivo UE ha risposto: "Le sanzioni vigenti non vietano l'impegno con Gazprom o GazpromBank, al di là dei divieti di rifinanziamento relativi a quest'ultima [...]. Allo stesso modo, non vietano l'apertura di un conto con GazpromBank. Tale impegno o conto, tuttavia, non dovrebbe portare alla violazione di altri divieti previsti dai regolamenti UE".
A un quesito se gli operatori dell'UE possono effettuare bonifici in euro sul conto presso GazpromBank se, in precedenza o contemporaneamente, hanno dichiarato chiaramente che il loro obbligo di pagamento termina con questo trasferimento, viene risposto: "Sì, le società dell'UE potrebbero dichiarare chiaramente che intendono adempiere ai propri obblighi derivanti dai contratti in essere e considerare i propri obblighi contrattuali in merito al pagamento già adempiuto pagando in euro o dollari, in linea con i contratti esistenti, come prima dell'adozione del decreto".
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