Tria favorevole alla fusione Tim-Open Fiber

Tria favorevole alla fusione Tim-Open Fiber
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Giovedì 24 Gennaio 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 11:00
«Il governo è favorevole alla creazione di una rete telefonica fissa unica, che nascerebbe da una fusione tra le rete di Tim e Open Fiber». A dare il benestare alla fusione il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, durante un'intervista a Reuters al World Economic Formun di Davos. «Certamente una rete unica porterebbe efficienza al sistema e da questo punto di vista il governo penso che debba guardare con favore a un'evoluzione in quella direzione - ha detto Tria - ma si tratta di scelte che devono fare poi nella loro autonomia società private e quotate».

E' la prima volta che il ministro dell'Economia si pronuncia sulla questione, dopo che a novembre si era espresso il vicepremier pentastellato Luigi di Maio, che esprimendosi a favore di un eventuale merger dei due player in ottica di operatore unico wholesale only (all'ingrosso), auspicava la chiusura del dossier Tim entro la fine dell'anno passato. A rendere impossibile questo avvenimento il caos all'interno della governance del colosso italiano delle telecomunicazioni.

Nel frattempo prosegue la polemica fra i principali azionisti di Tim, Vivendi (al 23,9% del capitale) ed Elliott (all'8,8%), che sullo scorporo della rete Tim sono su posizioni opposte. Da una parte il fondo americano è aperto a cedere il controllo della rete, per facilitare il merger con Open Fiber, mentre i francesi sono contrari alla cessione del controllo sulla rete in caso di separazione del network, ma aperti ad un eventuale merger con Open Fiber. L'ago della bilancia della prossima assemblea del 29 marzo sarà nuovamente la Cdp, partecipata a sua volta dal Tesoro, che lo scorso 4 maggio si schierò con Elliott favorendo così il ribaltone in cda a favore del fondo americano.


 
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