Terna lancia il polo tecnologico per la mobilità elettrica green

Terna lancia il polo tecnologico per la mobilità elettrica green
di Rosario Dimito
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Domenica 8 Agosto 2021, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 19:23

Utilizzare le batterie delle auto elettriche quando sono in carica come elementi di flessibilità dell'intera rete elettrica nazionale: è questo l'obiettivo dell'e-mobility Lab che Terna, il gestore delle linee ad alta e altissima tensione italiane guidato da Stefano Donnarumma, inaugurerà a Torino a settembre. Un vero e proprio polo tecnologico aperto a tutti gli operatori della ormai grande filiera della mobilità elettrica, dai produttori di auto ai gestori delle colonnine di ricarica, destinato a diventare sempre più cruciale alla luce degli obiettivi che si è data l'Europa: solo auto elettriche dal 2035.

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Il riciclo

L'idea è fare in modo che il veicolo non sia solo un consumatore di energia, ma una vera e propria batteria su ruote capace di reintrodurre nel sistema elettrico l'energia accumulata quando il veicolo non è in movimento ed è collegato alla rete tramite le colonnine.

Grazie alla tecnologia Vehicle to Grid (V2G) l'auto elettrica può diventare quindi una risorsa per il sistema, rendendo disponibile ai fini della flessibilità del sistema l'energia accumulata dall'auto durante la ricarica, ad esempio durante le ore serali, quando contemporaneamente si verifica un picco di consumi, cala la produzione di energia elettrica da sole e vento e le auto sono in carica.

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«I target di riduzione delle emissioni di CO2 fissati dalla Comunità Europea ha commentato Massimiliano Garri, direttore innovation and market solutions di Terna - impongono la transizione ecologica anche nel settore dei trasporti che vedrà un'importante elettrificazione del parco circolante. Le auto elettriche possono rappresentare una grande opportunità in termini di flessibilità per lo sviluppo di un nuovo sistema più intelligente e più sostenibile».

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La sfida fondamentale che la transizione ecologica in atto pone al sistema elettrico non riguarda infatti soltanto lo sviluppo e la diffusione di fonti rinnovabili, ma anche la gestione più intelligente dell'energia prodotta e, soprattutto, consumata. Garantire l'affidabilità, l'adeguatezza e la sicurezza dell'intero sistema non dipende più soltanto da cavi, centrali e sostegni, ma è sempre più importante investire in soluzioni digitali e utilizzare nuove modalità di regolazione degli scambi di energia, come, ad esempio, il V2G.

L'architettura tecnologica

«Chi prenderà parte al progetto utilizzerà gratuitamente l'infrastruttura dell'E-mobility Lab», prosegue Garri. «Vogliamo coinvolgere nella nostra sperimentazione i produttori di auto, stazioni di ricarica e tutti gli altri attori della filiera, per trovare insieme un modello V2G funzionale ed efficiente. L'obiettivo di Terna è quello di guidare lo sviluppo di una tecnologia che sia standard e ottimamente integrata con la rete elettrica, di concerto con tutta la filiera degli attori coinvolti».
Terna, dunque, si fa promotore dello sviluppo di una nuova architettura tecnologica che, attraverso le colonnine di ricarica, permetterà non solo la ricarica smart, ma anche il prelievo dell'energia dall'auto e la successiva immissione nella rete, al fine di incrementare la flessibilità del sistema elettrico.
Da sottolineare, infine, il potenziale dell'iniziativa sia in termini commerciali che di sostenibilità. In primis, il modello rappresenta un'azione concreta in termini di sostenibilità ambientale e sociale di cui beneficerebbero tutti gli operatori coinvolti e, in seconda battuta, potrebbe rappresentare un'ottima leva commerciale anche nei confronti dell'utilizzatore. Come nel caso di altre risorse di flessibilità, infatti, il servizio di accumulo dell'energia e successiva re-immissione in rete è remunerato nell'ambito del cosiddetto mercato dei servizi di dispacciamento.

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