"In pochi giorni sono state messe in discussione o sospese collaborazioni scientifiche che avevano richiesto decenni di preparazione", dichiara Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in una intervista rilasciata all'ANSA, confermando che i modello di cooperazione internazionale è andato in crisi.
"Si tratterebbe di una ipoteca sul futuro dell'esplorazione spaziale", dice Battiston, ribadendo che "la guerra sta cambiando molte cose" e "mettendo in crisi le collaborazioni scientifiche con la Russia".
"Nell'attività spaziale gli investimenti sono così ingenti - spiega il fisico dell'ASI - che è impossibile separare gli aspetti scientifici da quella istituzionale. Nel momento in cui vanno in crisi i rapporti fra i Paesi vengono fuori le difficoltà".
"Salta agli occhi quanto sta accadendo sulla Stazione Spaziale, dove la Russia ha smesso di collaborare agli esperimenti scientifici tedeschi e annuncia che le sanzioni potrebbero compromettere la capacità dei suoi razzi cargo di assicurare il periodico riposizionamento in orbita della ISS; gli Stati Uniti, a loro volta, controllano altri aspetti come l'alimentazione elettrica", sottolnea Battiston, aggiungendo "anche il sogno della ricerca di tracce della vita su Marte è appeso a un filo e si attende con ansia di conoscere l'esito delle decisioni dell'ESA sulla missione ExoMars 2 il cui lancio è previsto in settembre e che è basata una collaborazione tra l' agenzia spaziale europea (Esa) e russa (Roscosmos)".
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