"Siamo pronti ad effettuare pagamenti in rubli al tasso di cambio della Banca di Russia alla data del pagamento. Inoltre, sugli Eurobond emessi dal 2018 questa possibilità è stata stipulata direttamente dai documenti di emissione", si legge in una dichiarazione diffusa dall'ufficio stampa del ministero. "Il congelamento dei conti in valuta della Banca di Russia e del governo della Russia può essere considerato come il desiderio di un certo numero di paesi stranieri di organizzare un default artificiale, che non ha reali basi economiche", ha osservato Siluanov.
"Le affermazioni secondo cui la Russia non può ripagare i suoi obblighi di debito statale sono false. I fondi necessari per onorare i nostri debiti ci sono", ha aggiunto il ministro. Il 5 marzo, il presidente russo Putin ha firmato un decreto "sull'ordine temporaneo di adempimento degli obblighi verso determinati creditori stranieri", che consente il rimborso dei debiti in valuta estera ai creditori degli Stati che hanno compiuto "azioni ostili" contro la Russia. In questi casi i pagamenti avverranno in rubli tramite conti speciali in banche russe.
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