Anche le Poste si “adeguano” all’aumento dell’inflazione. Dalla posta, ai pacchi, alle raccomandate, dal prossimo lunedì (24 luglio), partiranno i rincari delle tariffe di tutti i servizi postali. L’aumento è stato autorizzato dall’Agcom, con una delibera del 27 giugno scorso. Il via libera da parte dell’Authority ai nuovi listini postali, come si legge nella delibera, è stato dato per «consentire a Poste Italiane il recupero dell’inflazione registrata nell’ultimo anno, al fine di perseguire la corrispondenza delle tariffe dei servizi universali con i sottostanti costi di produzione».
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IL TARIFFARIO
Con il carovita dell’ultimo anno e mezzo, diversi operatori esteri hanno deciso di applicare vari aumenti per compensare i maggiori costi e il calo dei volumi.
I COSTI
Generalizzati ritocchi all’insù anche per spedire un pacco ordinario in Italia: in particolare la tariffa per gli invii da 0 a 3 kg di formato standard aumenterà di 50 centesimi, da 9,40 a 9,90 euro. Mentre per chi deve mandare un pacco ordinario all’estero saranno incrementate le tariffe per tutti i Paesi di destinazione. In particolare, la zona 1, fino a 1 Kg (da 24,00 a 24,80 euro). Varieranno anche gli importi nel caso di pre-accettazione online, in particolare la zona 1, fino a 1 Kg: da 23,00 a 23,80 euro. Da lunedì aumenteranno anche le spese postali di notifica per le sanzioni al Codice della Strada. Le modifiche saranno apportate in tutti gli scaglioni di peso: l’importo complessivo dovuto per invii accettati negli uffici postali fino a 20 grammi varierà da 10,85 a 11,45 euro, mentre per gli invii accettati nei centri business, utilizzati dagli organi di polizia stradale, varierà da 10,45 a 11,05 euro.