Covid, monitoraggio settimanale: crolla l'indice Rt, è meno della metà rispetto al 21 gennaio

Covid, monitoraggio settimanale: crolla l'indice Rt, è meno della metà rispetto al 21 gennaio
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Venerdì 11 Febbraio 2022, 11:45
(Teleborsa) - Scende a 0,89 questa settimana il valore dell'indice di trasmissibilità Rt, stabilizzandosi così sotto la soglia di allerta dell'unità, rispetto al valore di 0,93 della scorsa settimana. In calo anche il valore dell'incidenza di casi di Covid-19: questa settimana è pari a 962 casi per 100mila abitanti, rispetto a 1362 della corsa settimana. Sono questi i dati principali emersi dal monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Istituto Superiore di Sanità.

In evidenza il rapido crollo dell'incidenza dei casi Covid in Italia che si è dimezzato in tre settimane. Il 21 gennaio questo valore chiave per il controllo dell'andamento dei contagi aveva toccato il suo picco con un valore più che doppio rispetto all'ultimo rilevato a 2.011 ogni 100 mila. È la prima volta quest'anno che l'indice di incidenza, che calcola appunto il numero dei casi di Covid ogni 100 mila abitanti, scende sotto quota mille. L'ultima volta era stato il Monitoraggio Iss-Ministero della Salute del 31 dicembre infatti a registrare il valore sotto la soglia dei mille casi, con un valore di 783.

Il report settimanale ha registrato un tasso di occupazione in terapia intensiva al 13,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 febbraio) contro il 14,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 3 febbraio). Riduzione anche per il tasso di occupazione in aree mediche: a livello nazionale è al 26,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 febbraio) contro il 29,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 3 febbraio).

La maggiore occupazione di posti letto Covid nelle terapie intensive si registra questa settimana nelle Marche, con un valore pari al 23,9%. Seguono Friuli Venezia Giulia al 22,3% e Lazio al 16,1%. Per quanto riguarda i reparti di area medica, la maggiore occupazione si rileva in Abruzzo (al 37,3%), Sicilia (35,6%) e Liguria (35,5%).




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