Borsa: Milano chiude con un mini-rialzo e resiste ai timori per il coronavirus

Borsa: Milano chiude con un mini-rialzo e resiste ai timori per il coronavirus
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Lunedì 10 Febbraio 2020, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 17:59
I timori per il coronavirus costringono alla prudenza le Borse europee ma Piazza Affari durante la seduta riesce lo stesso a toccare i massimi dalla crisi dei mutui subprime del 2008. L'allarme globale sul virus, infatti, fa volare a gennaio l'inflazione in Cina e manda in rosso i listini mentre Milano si è mossa in controtendenza tornando a tratti ai livelli che non si vedevano da 12 anni (in pratica da prima dell'esplosione della crisi dei mutui subprime e il successivo fallimento Lehman). Il Ftse Mib ha chiuso così con un mini-rialzo dello 0,12% arrivando nel corso della seduta a un massimo di 24.585 punti per poi ripiegare leggermente a 24.507.

A spingere al rialzo il listino è lo sprint di Exor che guadagna il 4,1% dopo aver confermato le trattative per vendere PartnerRe ai francesi di Covea con l'ipotesi di una plusvalenza che apre la porta a future operazioni. Bene anche Nexi (+3,5%) con l'Ipo di Sia che apre il risiko nel settore in vista di possibili consolidamenti. Il fondo del listino, però, resta targato Agnelli: Cnh (-2,2%) con le prospettive 2020 che non convincono gli analisti e Fca (-1,8%) che segue al ribasso il resto del comparto europeo dopo la conferma che Volkswagen rinvierà la riapertura degli stabilimenti cinesi. Tra le banche tiene Ubi (+0,64%) che chiude con un utile netto nel quarto trimestre sopra le attese.
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