Qualche correttivo c'è stato. Ma è ancora ricco il pacchetto dei bonus per la casa confermati anche per il 2022. Si va dal superbonus, allo sconto per le ristrutturazioni ordinarie agli incentivi per i mobili e i rubinetti fino allo sconto per il rifacimento delle facciate.
Bonus casa, la guida del 2002
Superbonus. La detrazione del 110% per l’adeguamento antisismico e il miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni, si potrà sfruttare ancora quest’anno, anche per le villette unifamiliari, senza alcun vincolo di Isee, e anche nel caso che si tratti di una seconda casa.
Bonus facciate. Il bonus facciate, che prevedeva fino all’anno scorso una detrazione del 90% per la ristrutturazione delle facciate degli edifici nei centri storici, viene prorogato anche per il 2022 ma cala al 60%. Fino all’ultimo a fine anno i condomini hanno sperato in una conferma nella Legge di Bilancio. Invece sono stati spiazzati in extremis. Qualcuno però è riuscito a salvarsi in corner. Chi infatti è riuscito a versare, infatti, entro il 31 dicembre un acconto del 10% all’impresa incaricata dei lavori, ottenendo lo sconto in fattura, oppure ha fatto in tempo a cedere il credito, ad esempio, a una banca, può ottenere l’agevolazione nella misura in vigore per il 2021 (e cioé il rimborso fino al 90% delle spese sostenute). La stessa Agenzia delle Entrate ha sottolineato che il bonus facciate non viene erogato, come accade per il superbonus, a condizione che vi sia almeno un 30% di Sal (Stato avanzamento lavori). Ci sono tuttavia precisi paletti da rispettare. I lavori devono essere comunque effettuati. E quindi se si chiede lo sconto in fattura e l’impresa è inadempiente si finisce per perdere il bonus.
Ristrutturazioni. L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è pari invece al 50% e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. È prevista, inoltre, una detrazione Irpef, entro l’importo massimo di 96.000 euro, anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati. In particolare, la detrazione spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Bonus mobili. Estesa al 2022 anche la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (di classe A+ o superiore) destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione. Fra questi rientrano anche gli apparecchi per il condizionamento. L’agevolazione, che non è vincolata ad alcun parametro Isee, avrà nel 2022 un tetto massimo di spesa di 10 mila euro (erano 16mila quest’anno), con lo sconto che pertanto può raggiungere i 5 mila euro. Per ottenere l’incentivo ci deve essere stato un intervento di ristrutturazione associato all’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. La data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui vengono effettuate le spese per i mobili (ma la ristrutturazione può essere anche successiva). Il pagamento in ogni caso deve essere tracciabile e non è ammesso l’assegno, così come non si può ricevere lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Bonus idrico. Prorogato fino al 2023 anche l’incentivo pensato per ridurre il consumo di acqua. Per favorire il risparmio di risorse idriche è riconosciuto un bonus di 1.000 euro alle persone fisiche che sostituiscono su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato. In particolare, l’agevolazione è riconosciuta per le spese sostenute per l’installazione di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti. L’incentivo si può avere anche per l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto. Bonus acqua potabile. Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio; mineralizzazione; raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare “finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti”. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche e 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Barriere architettoniche. Viene introdotto infine uno specifico bonus, con percentuale di detrazione pari al 75 per cento, per la rimozione delle barriere architettoniche e l’installazione di ascensori o montacarichi.
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