Sarebbe stata LockBit a pubblicare nel dark web la notizia di aver sottratto dati dalla Agenzia delle Entrate, lanciando un ultimatum di cinque giorni per il pagamento del riscatto e la restituzione di documenti (scansioni, rapporti finanziari, contratti) ed annnciando che arriveranno a breve gli screenshot esemplificativi dei dati trafugati. In caso contrario, tutti i documenti sottratti saranno pubblicati.
"E' la conferma del triste primato guadagnato da Lockbit, divenuta nell'ultimo trimestre di gran lunga la cybergang più attiva a livello mondiale nelle attività di ransomware, con oltre 200 attacchi messi a segno tra aprile e giugno", afferma Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan, spiegando "il ransomware continua a essere la principale arma dei Criminal Hacker e, di conseguenza, il principale pericolo per aziende pubbliche e private". Nel secondo trimestre si è registrato un aumento del 30% degli attacchi hacker e la PA è fra i soggetti più bersagliati cn il 6% degli attacchi.
Al momento sono in corso indagini della Polizia Postale e dei tecnici informatici dell'Agenzia delle Entrate, che ha incaricato anche la Sogei di verificare se l'Agenzia sia stata effettivamente vittima di un attacco hacker.
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