Una cifra ancora contenuta rispetto ai circa 14 miliardi di investimenti che, secondo le stime di Utilitalia, il settore avrebbe bisogno per generare ricadute positive sul PIL nell'ordine dello 0,78% e sull'occupazione per 160mila nuovi posti di lavoro. I dati emergono dal paper "Il PNRR e il servizio idrico integrato", messo a punto da Utilitalia e presentato a Torino in occasione dell'ultima giornata del Festival dell'Acqua.
L'attuazione del PNRR ha già visto l'assegnazione di circa 2 miliardi di euro per l'ottimizzazione degli approvvigionamenti ed altri 2 miliardi di euro per il recupero delle perdite di rete e la digitalizzazione. Ulteriori 600 milioni di euro sono stati assegnati inoltre, su base territoriale, per interventi di fognatura e depurazione.
La completa attuazione di questi 4,6 miliardi investimenti finanziati può generare un aumento del PIL pari a circa lo 0,2% a livello nazionale, mentre è più rilevante l'impatto sul Meridione (+0,6% sul Pil della macro-area); allo stesso modo, il piano di investimenti è capace di attivare circa 54mila unità lavorative, di cui circa 21mila nel Mezzogiorno e circa 33mila al Centro Nord.
"Il PNRR rappresenta una grande occasione per l'intero comparto: l'impegno messo in campo in questi mesi dal governo per una gestione più efficiente della risorsa idrica è di fondamentale importanza", spiega il direttore generale di Utilitalia, Giordano Colarullo, aggiungendo "si tratta di una mole significativa di investimenti che potrà contribuire a colmare il divario infrastrutturale del Sud, e a rendere le reti più resilienti di fronte agli effetti della crisi climatica".
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