Numismatica, il vento dell’Oriente spinge le monete antiche

Mercato in crescita anche se di nicchia e per raffinati collezionisti. Il Vecchio Continente e gli Usa restano però l’asse centrale degli affari

Numismatica, il vento dell’Oriente spinge le monete antiche
di Umberto Mancini
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 07:29

Un mercato in crescita. Anche se di nicchia e per specialisti colti e raffinati, ma che si sta lentamente aprendo sulla scia dell’interesse crescente dei collezionisti asiatici e degli Emirati.

Il centro degli affari rimane il Vecchio Continente, con gli Stati Uniti protagonisti subito dietro alla Gran Bretagna, mentre i russi, grandi amanti del comparto, sono lentamente spariti dalla scena a causa delle sanzioni. La fotografia dell’affascinante mondo delle monete è anche un emozionante tuffo nella storia, nell’arte e nelle radici della cultura umana, che si riconosce in simboli e icone che vincono il tempo, tramandano miti, disegnano racconti epici. 

LA DOMANDA 

Valori e racconti che superano le barriere spaziali, sollevando un’attenzione per certi aspetti contagiosa che si tramanda e moltiplica negli anni. Spiega Riccardo Motta, collezionista e consulente di Deloitte: «Si registra una domanda in aumento soprattutto dal Giappone, ma anche i cinesi, da poco presenti sul mercato delle monete classiche, sono in crescita». Sono le monete romane a fare, come sempre, la parte del leone, più di quelle greche, mentre è sull’asse Europa-Stati Uniti che ruota il fatturato mondiale. 
Scendendo nei dettagli, Motta è convinto che i valori si consolideranno, tanto più in una fase di incertezza come quella economica attuale, tra tensioni geo-politiche e turbolenze sulla ripresa. Difficile dire la cifra mossa ogni anno dal settore perché è complicato delimitare i confini, le passioni che spingono gli acquisti, ma il consulente di Deloitte stima in 120 milioni di euro il valore solo per le monete classiche romane (per le vendite all’incanto). Non tutte le aste sono censite ma ricerche specifiche, almeno al momento, non sono disponibili. Vanno bene anche le monete americane, quelle inglesi che, in particolare, per alcuni conii hanno decuplicato il valore. Il mercato italiano, quello delle monete classiche s’intende, è invece ristretto nelle sue potenzialità da una normativa stringente.
Di certo potrebbe rilanciarsi con norme meno vincolanti che riconoscano il valore culturale del collezionismo numismatico. Del resto è stato proprio il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a lanciare un messaggio di fiducia. Secondo il ministro, che ha parlato recentemente proprio in occasione della presentazione di un evento del settore, «la numismatica ha subito una trasformazione e ha avuto un nuovo pubblico di giovani e appassionati che aspettano le nuove collezioni, anche così si tramanda la grande tradizione dell’artigianato italiano». Per tramandare la passione - aggiunge Umberto Moruzzi, presidente della Nip, Numismatici Italiani Professionisti, e consulente della Banca d’Italia, oltre che appassionato studioso e storico - bisogna puntare sulla cultura, per avvicinare i giovani, far conoscere l’enorme patrimonio (quello pubblico spesso ancora nascosto) e le storie che si celano dentro le monete. «Il mercato - sottolinea - dopo 3 anni di prezzi in forte ascesa si è stabilizzato e si è ampiamente aperto anche all’online, con tutte le problematiche che questo comporta, in particolare per l’originalità e la qualità». L’Oriente, conferma, costituisce la vera novità, così come resta molto forte la base di raffinati collezionisti italiani ed europei che hanno un ruolo da protagonisti sulla scena mondiale. Per Moruzzi è necessario dare certezze al mercato, spingendo su una normativa condivisa a livello europeo e sulle certificazioni dei professionisti riconosciuti, nonché sullo sviluppo delle competenze e della formazione di chi opera in questo campo.

Da qui la necessità di far crescere la cultura numismatica a tutti i livelli. 

IL MUSEO

In questo quadro si inserisce proprio l’iniziativa di Bankitalia che aprirà a breve, nella Capitale, il Mudem, il Museo della moneta con pezzi pregiati e rarissimi. Una operazione, con esperienze multimediali e immersive, per divulgare e far conoscere, attraverso le monete, il passato, l’economia e la finanza, mostrando a collezionisti e non, opere d’arte mai viste prima. «Il futuro - conclude Moruzzi - passa per i giovani e nella capacità di raccontare e preservare i nostri valori, cristallizzati in una piccola moneta che racchiude in poco spazio un concentrato di arte, poesia e potere simbolico assolutamente unici e irripetibili. Questo è possibile attraverso le esposizioni pubbliche ma anche e soprattutto attraverso le raccolte dei singoli poiché il collezionismo stesso è un valore culturale da difendere»

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