Tim, gli store diventano "Punti viola" contro le aggressioni di genere

Nuova iniziativa del Gruppo che aderisce a “DonnexStrada”. Una “call for action” inserita in un impegno più vasto, dall’app “Women plus” per trovare lavoro all’evento “4week4 inclusion” per la parità e l’inclusione

Una ragazza, in strada, guarda il cellulare
di Tiziana Panettieri
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 07:43

Ancora una volta in campo a fianco delle donne, per la loro sicurezza, per il loro lavoro, per il loro empowerment. Tim infatti aggiunge un ulteriore tassello del progetto “La parità non può aspettare”.

Il gruppo guidato dall’ad Pietro Labriola ha lanciato una nuova iniziativa contro la violenza di genere e proprio nella settimana che culmina con la giornata mondiale che celebra la lotta alle aggressioni: gli oltre 200 negozi di proprietà, sparsi per tutto il territorio italiano, dalle vie principali alle gallerie commerciali fino alle stazioni, diventeranno dei “Punti Viola”, entrando a far parte della rete di “luoghi sicuri” ideati dall’associazione no profit DonneXStrada. Il personale dei punti vendita è stato appositamente formato e sensibilizzato per fornire agli utenti una prima assistenza, strumenti e informazioni necessarie atte a identificare potenziali situazioni di pericolo.
TECNOLOGIA
Ma non solo come è evidenziato nel manifesto programmatico del gruppo: “all’Italia che vuole crescere serve il talento, la passione, il coraggio e l’impegno di tutte e tutti”. E proprio sulle opportunità che è possibile offrire al pubblico femminile, nella quarta edizione di “4Weeks4Inclusion”, maratona interaziendale organizzata dal gruppo sui temi di diversità e inclusione nel mondo del lavoro ma non solo, Tim ha presentato “Woman Plus”, la prima app che fornisce loro un aiuto concreto nella ricerca del lavoro, realizzata con Woman at Business e patrocinata dalla Commissione Europea, disponibile nei principali store digitali (iOS e Android. «L’app è un ottimo esempio di come un’impresa possa contribuire a rimuovere gli ostacoli dell’emancipazione economica delle donne» ha sottolineato la Commissaria europea all’Uguaglianza, Helena Dalli. 
“Woman Plus” segnala le posizioni aperte grazie a strumenti di matching fra le loro competenze e lavori disponibili, mentoring e talk ispirazionali. Partendo dall’esperienza di “Mulheres Positivas”, progetto che Tim ha sostenuto in Brasile con l’imprenditrice Fabi Saad, l’obiettivo è far crescere il ruolo delle donne nell’economia, come dichiarato dall’ad Labriola: «La nostria missione è connettere le persone abbattendo barriere e distanze. Lavoriamo alla crescita di tutta la collettività. Lavoriamo sulla parità di genere. Ci impegneremo per abbattere gli stereotipi, cosicché tutti possano avere le stesse opportunità». 
LA MANIFESTAZIONE
Parole quelle di Labriola che riassumono l’obiettivo di perseguito con i concetti di diversità e inclusione propri dell’evento, che ha visto il coinvolgimento di oltre 400 partner tra imprese, università, enti e associazioni no profit. Il fitto programma di 300 appuntamenti tra webinar, gruppi creativi, laboratori digitali e incontri per un totale di oltre 600 ore di diretta online ha contribuito alla creazione di esperienze e storie condivise da cui attingere per ricavare strategie impiegabili nel mondo del lavoro. Già diverse aziende partner della manifestazione hanno adottato politiche mirate a sostegno di disabilità, gap generazionale, etnia, religione, orientamento sessuale e di genere, ma secondo una ricerca Ipsos l’attenzione a queste tematiche in futuro è destinata a crescere in modo esponenziale. E il bilancio conclusivo dell’iniziativa fa ben sperare sul percorso di consapevolezza che Tim promuove a favore dell’inclusione, sia come diritto inalienabile del singolo dentro e fuori il luogo di lavoro che come opportunità di crescita economica per le imprese. 
Anche il progetto lanciato con DonneXStrada è destinato ad essere ampliato.

Marco Sanza, ad di Tim Retail, ha infatti lanciato una “call to action”, sottolineando la voglia di coinvolgere anche la rete di vendita indiretta: «Il progetto favorisce lo sviluppo di quelle competenze trasversali e relazionali dei nostri addetti alle vendite che sono necessarie per supportare le persone che possono trovarsi in situazioni di pericolo. Ma vogliamo fare di più: invitiamo anche tutta la rete vendita in franchising a unirsi a questa iniziativa».

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