In 50 irrompono in consiglio per contestare il progetto piscicoltura

La protesta di alcuni cittadini in consiglio contro il progetto della piscicoltura
di Antonio Bandinu
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Sabato 1 Febbraio 2020, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 14:40
Il progetto della piscicoltura ha occupato buona parte del consiglio comunale di ieri mattina. Durante la discussione hanno fatto irruzione in aula circa 50 pescatori e semplici cittadini. Il gruppo ha contestato l'amministrazione, soprattutto l'assessore all'Ambiente, Magliani (di cui hanno chiesto le dimissioni), ma anche diversi consiglieri di maggioranza e di opposizione (in particolare quelli del Movimento 5 Stelle). Tutti coloro, insomma, che secondo i pescatori sarebbero potuti intervenire per bloccare l'iter del progetto nell'ambito della conferenza dei servizi. Animi caldissimi, tanto che la Polizia locale ha invitato molti dei contestatori ad uscire dall'aula Pucci, e consiglio sospeso. Con il sindaco che, indispettito, ha chiesto che le immagini dell'irruzione fossero acquisite.
«Non è che la piscicoltura non ci piace solo perché amiamo il mare o abbiamo la barchetta alla Frasca spiega il vicepresidente dell'associazione Base Nautia, Dell'Anno ma perché questo progetto rappresenta una iattura per Civitavecchia, Tarquinia e Montalto, tutti i comuni dove le maree porteranno gli escrementi di queste gabbie offshore. Quello della Frasca è l'ultimo tratto di mare che resta ad un'intera città, è una vergogna destinarlo ad un impianto del genere». A fargli eco il vicepresidente di Agci Agrital, Arciprete: «Questo progetto non ci piace perché andrà ad insistere in un contesto ambientale di grande pregio. Viste le enormi dimensioni, avrà ripercussioni di natura socio economica e anche ambientale. E poi non ci piace il modo in cui ce lo siamo ritrovato sulla testa, senza uno straccio di confronto con la città e i cittadini, che poi ne pagheranno le conseguenze. Purtroppo siamo in un punto avanzato dell'iter, ma daremo battaglia affinché non si arrivi alla fase realizzativa».
Prima della sospensione il consiglio comunale aveva deciso che a breve sarebbe stata indetta una seduta aperta sul tema (probabilmente sarà calendarizzato martedì dopo la riunione dei capigruppo).
Nel pomeriggio è arrivato un intervento della Lista Tedesco, che «fa quadrato attorno al suo assessore Magliani, vittima di un'aggressione verbale completamente ingiustificata. Il livello di strumentalizzazione raggiunto oggi in Consiglio è gravissimo, ma è anche il punto di arrivo di un'operazione di mistificazione avviata sulla vicenda. Non è un caso se a dare vita alla incivile contestazione siano stati anche personaggi riconducibili ai 5 stelle e a Onda Popolare». La Lista Tedesco chiarisce che «in da ora condotte che sconfinano nel profilo penale non saranno tollerate». Solidarietà a Magliani anche da parte del sindaco.
 
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