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di Enzo Vitale

Dai buchi neri all'antiquariato, il fisico che voleva diventare libraio

Il fisico e libraio Paolo Magionami
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Mercoledì 11 Aprile 2018, 13:07 - Ultimo aggiornamento: 13:39

(Il fisico e libraio Paolo Magionami)

Cinquanta viaggiatori partiti dal Sudamerica naufragano nei Mari del Sud e approdano nell’isola di Bensalem. Lui, invece, è partito dalla Fisica dei buchi neri ed è sbarcato direttamente in via dei Priori al civico 22.
La sua “Nuova Atlantide”, di Baconiana memoria, sta proprio lì, a due passi da corso Vannucci, il ridente e blasonato struscio di Perugia.
Il percorso di Paolo Magionami 47 anni a giugno, in tasca una laurea in Fisica teorica, parte dall’Accademia nazionale dei Lincei. Dall’astronomia ai libri non ci sono voluti anni luce, il passo è stato più breve.

IN PRINCIPIO FU
«Stavo facendo uno stage proprio a Roma, alla biblioteca Corsiniana, ed è stato proprio lì che ho avuto la folgorazione. Dopo lo stage -continua Magionami- sono rimasto per altri 7 anni e così ho potuto approfondire, oltre alla scienza, anche altre interessanti materie».
Non pago delle pagine antiche, Magionami volge lo sguardo anche a quelle moderne, ai personaggi dei fumetti: «E’ vero, non so disegnare. Anzi invidio chi riesce a creare figure e supereroi con la matita, però mi piacerebbe lo stesso realizzare un comics. E a dire il vero ho già una mezza idea». Inutile provare a indovinare quale potrebbe essere questa mezza idea: «Ancora una volta attingo dalle mie passioni -risponde il fisico, o meglio, il libraio, come tiene a precisare–, il soggetto prende spunto dalle ultime scoperte in Astronomia, ovvero gli esopianeti....».

SCRITTORE
In effetti il “nostro” già si è cimentato nella scrittura. Libri, libri e ancora libri. Libri che ha scritto di suo pugno. Ne ha realizzati parecchi. Gli anni della Luna (Springer 2009); Quei temerari sulle macchine volanti (sempre con Springer nel 2010); 1991 parole in scatola (Ed. Corsare 2010); Astronomia (Alpha Test 2015) e il racconto Il fornaio e l’inventore pubblicato nella raccolta Tutti i numeri sono uguali a cinque (Springer 2007). Ma forse il più curioso, si intitola “La spia che veniva dal Baseball (Scienza Express 2011). La trama: «Sullo sfondo dell’Europa in guerra, spie e soldati statunitensi vanno alla caccia delle migliori menti del XX secolo per cercare di togliere a Hitler la possibilità della bomba atomica. Una vicenda serrata -racconta Magionami-, in cui si alternano scienziati italiani, tedeschi e americani. Proprio questi ultimi utilizzano un giocatore di baseball per indagare su Heisenberg e per poi tentare di ucciderlo....».

IL NEGOZIO-ISOLA
La “piccola isola” di Paolo custodisce veri e propri tesori di una volta: dalla Storia della conquista del Messico (prima traduzione in italiano del 1699, agli Statuti di Pesaro del 1517. Dal Piffero magico di Walt Disney del 1935, al De arte gymnastica di Girolamo Mercuriale datato 1577. Il libro più antico? «Sicuramente il dizionario del Calepino del 1513, un volume di oltre 500 anni con legatura fatta in legno. Un piccolo gioiello che attualmente vale circa tremila euro». Certo cifre lontane dalle disponibilità delle giovani generazioni....«Beh, in effetti, la maggior parte della mia clientela è over 40, sono pochi i giovani che mi vengono a trovare -risponde un po’ dispiaciuto-. Però la libreria offre materiali con prezzi decisamente più abbordabili. Si possono spendere anche 10 euro per un libro importante. E poi, a dirla tutta, vedo ragazzi con I-phone da mille euro, telefoni che il prossimo anno saranno già obsoleti. Un libro no, un libro rimane per sempre. E allora perchè no, ragazzi leggete di più».

I VOLUMI CHE NON TI ASPETTI
In quei pochi metri quadrati di via dei Priori 22 si nascondono chicche che non ti aspetti: gli otto volumi degli Atti del Concilio Vaticano del 1870 e i quattro di Roberto D’Azeglio, fratello del più famoso Massimo, sulla Reale Galleria di Torino. Ma a guardare bene e ad avere tempo i gioielli presenti sono davvero molti. «Ho dovuto affrontare momenti difficili. E poi c’è pure gente che entra e mi chiede se faccio le fotocopie. Non dico di no a nessuno, mi piace far odorare i libri, far assaporare il loro contenuto. Sono felice quando le persone approfondiscono, arrivano alla fonte e non si limitano alla mera ricerca su Google. Sì, il libro è un’altra cosa. Ora non mi occupo più di formule nè di buchi neri. Sono più semplicemente uno di quelli che va a lavorare contento. Del resto -conclude- sono un fisico che ha trovato proprio qui il suo posto nell’Universo».

enzo.vitale@ilmessaggero.it
 
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