Trigone velenoso intrappolato in una busta: il ministro dell'ambiente libera così il pesce

Trigone velenoso intrappolato in una busta: il ministro dell'ambiente libera così il pesce
di Cristiano Sala
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Domenica 20 Settembre 2020, 13:51

Un po' eroe, un po' folle. Di sicuro amante degli animali e della natura. D'altronde Sergio Costa è ministro dell'ambiente e forse anche per questo ha messo faccia (e mani) pure di salvare un trigone viola intrappolato in una busta di plastica. In vacanza insieme alla moglie ad Ascea Marina, in provincia di Salerno, Costa ha raccontato su Facebook la sua avventura: «Stamattina ho notato qualcosa di scuro che si agitava in acqua. Mi sono avvicinato e ho visto un trigone viola, un pesce simile a una razza, che non riusciva a nuotare. Non si muoveva perché la coda era intrappolata in una busta di plastica. Facendo attenzione a non ferirlo, ma anche a non essere punto, l’ho portato in acque più basse e con un paio forbici sono riuscito a liberarlo e a lasciarlo libero di nuotare ancora».



Il trigone è un pesce della famiglia Dasyatidae, può raggiungere i 160 cm di lunghezza e gli 80 di larghezza. Ma, cosa importante, rischia di essere pericoloso per gli esseri umani. Il suo veleno sulla sua spina dorsale è potente. Il più delle volte, quando il trigone è nascosto nella sabbia, l'aculeo si infila nei piedi o nelle gambe delle vittime. Non è stato fortunatamente il caso del ministro che conclude così il suo racconto: «C’erano tante persone e molti dicevano: “non immaginavo, non credevo, è mai possibile...?” Purtroppo sí, lo è. Ora chiedo: di chi sarà stata quella busta? Sicuramente di qualcuno di noi, forse qualcuno che l’ha usata per la spesa, l’ha portata in spiaggia e per caso è volata via posandosi in acqua e... “vabbè ormai è andata". Questi sono i danni che ognuno di noi, nella propria quotidianità, può creare, senza neanche rendersene conto. Proviamo a cambiare stile di vita? Possiamo provare a fare la spesa con sacchetti di stoffa? Possiamo non usare bicchieri di plastica monouso? La legge può bandirli, e lo stiamo facendo, ma non serve alcuna legge per iniziare a farlo. Ora questo trigone è salvo e libero, ma quanti pesci, crostacei o comunque fauna marina, in questo momento stanno lottando tra la vita e la morte per colpa nostra?»

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