«Vattene di casa, brutta vecchiaccia». Ma la madre ritira la querela e perdona la figlia ingrata

«Vattene di casa, brutta vecchiaccia». Ma la madre ritira la querela e perdona la figlia ingrata
di Teodora Poeta
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Giovedì 6 Febbraio 2020, 09:11
Ha denunciato la figlia che dopo la separazione, sotto l’effetto di alcool, era arrivata a prenderla per il collo, a colpita in faccia con un bastone usato per la ginnastica e a romperle con un calcio un vetro del portoncino di casa, questo anche di fronte alla propria bambina che all’epoca si era confidata con la nonna dicendole di avere paura di sua madre. Ma una volta a processo ha ritirato la querela per maltrattamenti, giustificando ciascuno di quei comportamenti, anche quelli di fronte alla bambina che ora vive con suo padre.

E' successo a Teramo. «Sei tu la causa di tutto, vattene brutta vecchiaccia», così si rivolgeva a sua madre la donna poi assolta. «Mia nipote prendeva quegli episodi più come un gioco», ha riferito la mamma dell’imputata. Eppure nella denuncia presentata a febbraio del 2018 ha raccontato che in un’occasione sua figlia avrebbe anche graffiato la bambina. «Adesso i nostri rapporti sono buoni», dice. Ma all’epoca dei fatti le cose stavano diversamente. «Io non ho paura di mia figlia, neanche prima. Quando non stava bene (il riferimento è evidentemente ai momenti di ubriachezza, ndr) non stava a contatto con me, si chiudeva in sé stessa ed ero io che la cercavo». E in almeno tre occasioni la figlia non l’ha preso bene quell’affetto di mamma.
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