Da allora, però, troppo tempo è passato e probabilmente anche più di quello concesso dalla legge, per questo, per evitare ricorsi costosi per l’ente, il segretario comunale ha dovuto mantenere un difficile equilibrio nella sanzioni erogate. La posizione meno difendibile era evidentemente quella di un usciere che su 39 giorni monitorati si era assentato ingiustificatamente per 36 giorni, con “pause” che superavano le sei ore sulle otto che sarebbe dovuto stare in servizio. In tutto oltre 161 ore di lavoro non svolto, ma pagato dai contribuenti. Per lui, e solo per lui, è scattato il licenziamento. Per altri sei dipendenti sono invece state erogate le sospensioni dal lavoro: da sei mesi (per due casi), quattro e un mese per i dipendenti più assenteisti (tra cui gli otto per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio), e da 20 e 8 giorni per i casi meno gravi. Oltre a multe per quattro ore di retribuzione per otto dipendenti.
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