Comune Frosinone, timbrava e andava a fare i lavori a casa: si portava anche l'asfalto per le buche

Addetto alla segnaletica stradale smascherato dalla guardia di finanza dopo una segnalazione del vicino di casa

Comune Frosinone, timbrava e andava a fare i lavori a casa: si portava anche l'asfalto per le buche
di Marina Mingarelli
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Domenica 12 Marzo 2023, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 12:08

Timbrava il cartellino, ma non andava a lavorare. In più utilizzava auto e materiale per fini personali, compreso l'asfalto che serviva per riparare le buche. Sono le accuse mosse nei confronti di M.T., un 63enne dipendente del Comune di Frosinone con mansioni di addetto alla segnaletica presso il magazzino comunale di via Armando Fabi, settore alle dipendenze del comando di polizia locale. L'uomo è indagato per truffa e peculato.

Stando agli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza il 63enne timbrava il cartellino all'inizio del turno di lavoro per poi andarsene e tornare solo per passare il cartellino alla fine del turno.

All'uomo sono contestati numerosi giorni di assenza nel periodo oggetto d'indagine: 12 a marzo dello scorso anno, 19 ad aprile, 21 a maggio, 12 a giugno, quando poi è stato scoperto. Secondo i conteggi delle Fiamme Gialle il dipendente si sarebbe procurato per quelle assenze un ingiusto profitto pari a poco meno di 4mila euro.

Ma non è tutto. Secondo le accuse il dipendente comunale, avendo nella sua disponibilità due automezzi di proprietà dell'ente comunale, li avrebbe utilizzati per trasportare materiale edile che scaricava nella sua abitazione dove stava effettuando dei lavori di ristrutturazione. Fatto che, secondo le Fiamme gialle, sarebbe avvenuto in più occasioni per diversi mesi fino al giugno del 2022. Inoltre, simulando la sua presenza e il suo svolgimento dell'attività lavorativa, con l'auto che aveva in dotazione da parte del Comune, almeno n un'occasione avrebbe utilizzato per i lavori presso la propria abitazione anche l'asfalto che il Comune aveva acquistato per riparare le buche.

LE INDAGINI

Le indagini sono partire dopo la segnalazione di un vicino di casa con il quale l'uomo aveva avuto alcune discussioni i merito a problemi di confine. E proprio quest'ultimo lo aveva fotografato mentre nell'orario di lavoro si trovava a casa sua ad impastare il cemento. Da qui l'inchiesta che ha portato il dipendente comunale a finire sul registro degli indagati per truffa e peculato. Nei giorni scorsi gli è stata notificata la conclusione delle indagini. Adesso il suo legale di fiducia, l'avvocato Tony Ceccarelli, avrà venti giorni di tempo per depositare le memorie difensive.
 

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