Test sierologici fase 2, iniziativa pilota a Tollo: 1% ha gli anticorpi

Test sierologici fase 2, iniziativa pilota a Tollo: 1% ha gli anticorpi
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Martedì 12 Maggio 2020, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 08:06
Conclusa ieri, a Tollo, la somministrazione dei primi 400 test sierologici rapidi su parte della popolazione che ne ha fatto richiesta. I test, di elevata affidabilità, fa sapere il Comune, sono stati eseguiti a partire dal primo maggio, in due fine settimana, al 10% dei cittadini. Dagli accertamenti è emerso che ad avere gli anticorpi del Covid-19 sono quattro persone (1%), successivamente sottoposte a tampone dalla Asl. Altri test - il kit, di produzione coreana, è censito dal ministero della Salute - verranno eseguiti nei prossimi giorni.



«Non posso che essere grato ai tre infermieri e ai due medici che volontariamente stanno dando una mano, insieme ai cinque addetti e collaboratori comunali - afferma il sindaco, Angelo Radica - Infine esprimo grande soddisfazione per l’interesse che la nostra iniziativa sta riscuotendo nei comuni vicini; ad oggi sono 14 i Comuni che ci hanno chiesto informazioni, 12 dei quali già si sono messi in azione per eseguire anche loro i test alla popolazione o ai dipendenti comunali».



Il primo cittadino ricorda, in ogni caso, che il test rapido «non sostituisce assolutamente il tampone per Covid-19 che resta l’unico esame valido per la diagnosi; permette di fare un primo screening restringendo di parecchio i possibili positivi e censendo quindi gli asintomatici; fornisce risultati attendibili al 97 % e può rappresentare un fondamentale campanello di allarme». «I test ci permettono di avere un quadro generale su come il virus abbia circolato nella popolazione tollese. Noi stiamo facendo, in maniera disinteressata, un’azione a tutela e a garanzia della salute dei nostri concittadini come spetta ad un amministratore. In questo modo vogliamo anche collaborare con la Asl, provvedendo ad una scrematura delle persone da sottoporre a tampone. Ringrazio la Asl e il 118 che prontamente hanno risposto per eseguire i tamponi. Si è trattata di un’iniziativa pilota a beneficio della cittadinanza», conclude Radica. 

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